La vita della Ford Mustang coupé a benzina potrebbe non concludersi entro poco, come avevano fin qui vociferato fonti vicine all’Ovale Blu. Ad alimentare le speranze dei puristi ci pensano le dichiarazioni di Jim Farley in un’intervista per Bloomberg. Durante la presentazione della GTD incentrata sulla pista, l’amministratore delegato ha toccato pure altri argomenti, riguardanti l’ecosistema della pony car per eccellenza. Un’icona assoluta capace tuttora di trasmettere delle forti emozioni.
Ford Mustang coupé: il sistema di alimentazione della nuova generazione
Il numero uno del marchio è stato interpellato circa l’eventualità di elettrificare la vettura e, nello specifico, se sarà il prossimo modello interessato dalla transizione. Stando a Farley occorre fare un passaggio intermedio, il quale permetterebbe di tenere in vita i propulsori a benzina, a fronte di benefici significativi in termini di emissioni. Quale sia il sentiero imboccato dall’industria dei motori è chiaro e il top manager non intende remare contro.
Al tempo stesso, pensa che la dicotomia tra elettrico e ibrido abbia poco senso di esistere. Nel mezzo ci sono varie sfumature e, a nome della compagnia, ha sottolineato di avere in mente un’evoluzione graduale. Sull’ibrido la Casa dell’Ovale Blu ha dichiarato già in precedenti circostanze di credere parecchio, anche se, a livello di vendite, il traino principale sarà rappresentato dalla F-150. Con l’intervento ai microfoni Farley apre all’eventualità di una Ford Mustang con almeno una componente a combustione.
Premesso che ICE “dure e pure” diverranno man mano superate, in passato si era mormorato di una nuova generazione ibrida in uscita nel 2025. Delle speculazioni venute meno, ma forse la tabella di marcia è stata giusto allungata. A proposito del powertrain, nell’estate del 2020 era trapelato un brevetto, ritraente un’unità a benzina affiancata da due moduli elettrici. Nel corso di questi tre anni tanto è cambiato e ogni scenario è valido. Non ci resta che restare sintonizzati per scoprire i piani effettivi coltivati dall’azienda di Deaborn.