Ombra sulle auto elettriche: in Germania 70.000 posti di lavoro a rischio

Sulle auto elettriche si alza una grossa nube: in Germania sarebbero a rischio 70.000 posti di lavoro con la transizione energetica
Colonnine auto elettriche

L’avvento delle auto elettriche sta rivoluzionando il settore automobilistico e con esso il mercato del lavoro. Gli sforzi compiuti dalle aziende della filiera per rimanere all’avanguardia prospettano grossi tagli nella manodopera. In Germania, gli analisti parlano di una riduzione del 25% degli occupati entro la fine del decennio in corso, con un impatto rilevante sui fornitori.

Il prezzo delle auto elettriche: decine di migliaia di occupazioni in bilico

Colonnine auto elettriche

Lo scenario dipende da una serie di fattori, entrambi in grado di incidere con la stessa intensità. In primo luogo, le auto elettriche richiedono meno componenti rispetto a quelle tradizionali; pertanto, servono meno braccia dedicate. Inoltre, i notevoli sviluppi tecnologici hanno provocato una crescente automazione dei processi di manodopera, rendendo superflua la forza lavoro in certi comparti. Nel corso dei prossimi anni, ciò sarà ancora più evidente, poiché i principali operatori della filiera, dotati di una notevole capacità di spesa, si stanno adoperando molto in proposito. Sono state gettate basi importanti e ciascun colosso della mobilità intende potenziarsi in questo settore.

Ricarica auto elettrica

Chi andrà a rimetterci principalmente saranno, come detto poco fa, i fornitori di componenti per motori a combustione interna, sistemi di scarico e ulteriori pezzi non indispensabili nella realizzazione di auto elettriche. Si stima che il settore dei ricambi automobilistici in Germania, che attualmente impiega circa 270.000 persone, potrebbe perdere fino a 70.000 lavoratori nel decennio a venire.

Alcune aziende hanno già annunciato tagli al personale. Un esempio è Continental, uno dei leader nella fabbricazione degli pneumatici, che ha annunciato l’eliminazione di 7.150 occupati nella sua divisione automotive a livello globale. Bosch licenzierà 3.200 dipendenti principalmente in Germania, mentre ZF potrebbe licenziare fino a 12.000 prestatori d’opera entro il 2030. Nonostante la creazione di opportunità in settori quali lo sviluppo e la fabbricazione di accumulatori, difficilmente gli sforzi assunti saranno abbastanza da compensare le uscite nel settore automobilistico. La sfida per il governo tedesco sarà quella di gestire la transizione in maniera responsabile.

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