In arrivo in Italia due brand del gruppo Chery International. I modelli che potremo vedere prestissimo sulle strade italiane ed europee sono la Omoda 5 e la Jaecoo 7. Prodotte negli stabilimenti di Wuhu, in Cina, le due proposte automobilistiche sono pronte per il mercato europeo. Di che si tratta?
Chery, la società cinese a partecipazione statale, parte proprio dal suo quartier generale di Wuhu per la produzione dedicata al Vecchio continente. Le auto di Chery arriveranno in Italia con due nuovi brand: Omoda e Jaecoo. Afferma il Ceo della Chery, Zhang Guibing: “La nostra offerta è competitiva e siamo certi del suo successo. A livello globale venderemo quest’anno circa 150 mila auto a marchio Omoda e 50 mila Jaecoo, mentre dopo il 2025 raggiungeremo un target di circa 700 mila macchine”.
In Italia, dal prossimo dicembre, arriveranno rispettivamente la Omoda 5 e la Jaecco 7, invece, entro la metà del 2024, quando è previsto anche il debutto della Jaecco 9. La Cina sta sfornando decine e decine di marchi da un decennio, ultimi (ma non per davvero!) gli arrivi europei Omoda e Jaecoo. La società Chery ha in mente un piano di espansione globale senza precedenti che ha individuato proprio nell’Europa uno dei mercati centrali, con proprio l’Italia al vertice di questo mercato continentale. Dopo la presentazione al Salone di Shanghai, i due veicoli arrivano per conquistare una fetta di mercato, sia il crossover compatto, la Omoda 5, sia il Suv Jaecoo, il 7.
Una presentazione ufficiale dei brand ha mostrato anche una panoramica delle tecnologie a disposizione del Gruppo. Si va dalle motorizzazioni tradizionali, alle piattaforme ibride, ibride plug-in ed extended range. Non possono mancare gli allestimenti elettrificati con piattaforme da oltre 700 km di autonomia. La Omoda 5, per esempio, ha già un allestimento da 61 kWh e 450 km di autonomia. Si tratta, dal punto di vista del segmento, del genere di prodotto richiesto dal nostro mercato.
Ciò che differenzia la strategia di Chery è la proposta principale di motorizzazioni tradizionali a benzina, ovvero un 1.6 turbo benzina a iniezione diretta, abbinato su entrambi i modelli ad un cambio a doppia frizione a 7 rapporti e con trazione integrale. Un approccio tattico dato che proprio in Italia le auto elettriche stentano a prendere il volo con le vendite.
Qui il successo cinese sta pian piano affermandosi grazie a DR, le cui auto derivano da modelli Chery prodotti in Cina. Il gruppo cinese punta a un prodotto che mette in risalto il rapporto qualità-prezzo, un compromesso in cui i clienti non rinunciano a nulla su design, tecnologia ed efficienza. Infatti, sia il modello Omoda che quello Jaecoo sfoggiano una dotazione tecnologica di invidiabile.
Il prezzo è ancora tutto da vedere, e sarà un fattore determinante. Un Suv come quello Jaecoo, a 40mila euro, raggiungerebbe già un prezzo competitivo, perché a questa cifra non si trova praticamente nulla di paragonabile.