Gruppo Volkswagen sfortunato con l’auto elettrica: dopo vendite pessime, stavolta la società negli ultimi mesi ha (involontariamente) lasciato accessibili nel web le informazioni relative alle ricariche e agli spostamenti di 800 mila vetture a batteria. Quindi, qualche curioso in Internet poteva sapere tutto su dove va la macchina, quando e in che punti fa il pieno di elettroni. La propria privacy esposta, con possibile ricostruzione di movimenti e abitudini dei conducenti. Lo dice il magazine tedesco Der Spiegel in un’inchiesta pubblicata alcuni giorni fa.
Passo falso tremendo
La crisi VW è iniziata con l’avvento dell’elettrico, e questo è un ulteriore passo falso. Fra l’altro tutto ha origine in un’azienda che è stata un mezzo flop a livello di software in passato: Cariad. A scoprire e a denunciare il guaio, il collettivo hacker Chaos Computer Club.

Su un server Amazon
Su un server Amazon, accessibili per mesi tutti i dati raccolti dalle auto elettriche, con le destinazioni impostate dal navigatore. Analizzando le informazioni, si ricostruivano facilmente gli itinerari. Posto che la privacy è uguale per tutti, comunque fra gli utilizzatori ci sono anche politici, imprenditori e flotta elettrica della Polizia di Amburgo. Un data leak che è un’ulteriore mazzata all’elettrico VW. Adesso, il Gruppo cerca di vedere la luce in fatto di macchine a corrente grazie alla start up Rivian, ma servono tempo e pazienza.