Il Consiglio di Stato annulla l’obbligo di esporre i cartelloni riportanti i prezzi medi di benzina e diesel regionali nei distributori di carburante. La decisione, comunicata ieri, venerdì 23 febbraio, è stata presa in seguito al ricorso del ministero delle Imprese e del Made in Italy, presieduto da Adolfo Urso, contro la sentenza del Tar del Lazio, che aveva annullato l’intero decreto per motivi procedurali. I giudici amministrativi hanno dato ragione alla difesa, contrari all’art. 7 del resto emanato considerandolo “manifestamente irragionevole e sproporzionato”.
Niente cartelloni con i prezzi medi di benzina e diesel: il Consiglio di Stato dà ragione al Tar del Lazio
Le motivazioni non hanno, a loro avviso, ragione di esistere, poiché i consumatori possono già accedere alle informazioni delle tariffe medie, in modo peraltro più completo, accedendo al sito del ministero o scaricando app dedicate. Sul fronte opposto, i distributori devono sostenere dei costi ritenuti eccessivi. Degli oneri ingiustificati, in rapporto all’utilità limitata del servizio fornito. Un deterrente ulteriore dietro alla scelta intrapresa è la mancata indicazione della posizione dei distributori con prezzi più bassi, che potrebbero anche essere molto distanti.
Di conseguenza, il Consiglio di Stato raccomanda al ministero di valutare alternative più congrue, quali, ad esempio, un QR-code sugli impianti rimandante al portale del dicastero con le cifre applicate in zona.
La bocciatura dei cartelloni ribadisce l’opinione avversa dell’Antitrust e delle associazioni di categoria, le quali si sono subito espresse contro il provvedimento.
Il pronunciamento delle autorità mette probabilmente fine allo strascico di polemiche. Il costo dei carburanti ha rappresentato a lungo un problema concreto, e continua a esserlo ancora oggi, ma con l’innovazione tecnologica ve ne è meno il bisogno di adottare degli strumenti un tempo utili ai conducenti. Diverse app forniscono un prospetto accurato e in costante aggiornamento delle tariffe, con la possibilità per il fruitore di filtrare in relazione all’area geografica e alla tipologia di alimentazione.