Risale a vent’anni fa l’amicizia tra Bryan Bonilla e la sua berlina Honda Civic del 1989. La scelta è ricaduta su questa giapponese con manuale a quattro marce, utile solo per familiarizzare con la “danza della frizione” per i viaggi avanti e indietro per le lezioni. Era un modello standard color crema, interni marroni e nessuno sapeva che viaggio incredibile avrebbe intrapreso questa Honda.
Bryan ha iniziato ad armeggiare pochi anni dopo con gli strumenti in officina. Racconta: “A un certo punto ho aggiunto un kit Wings West e ho rovinato l’intera macchina. Ma ehi, andavo al liceo”. Qualche anno dopo quel primer è stato levigato e ricoperto con una verniciatura marrone personalizzata. I primi ritocchi importanti: la camma singola con un B18, non VTEC .
Qualche anno dopo arrivano anche delle ruote ultra larghe che si spingevano ben oltre i confini dei parafanghi e si è deciso di passare al livello decisamente successivo Intorno al 2011, quando erano molti pezzi erano facilmente disponibili, Bryan ha ordinato un elenco completo di guarnizioni e modanature OEM per l’auto. Ma non c’era ancora un progresso reale. Per questo motivo “la Civic è stata messa nel dimenticatoio”.
Nel 2018, non molto tempo il matrimonio, il migliore amico di Bryan si è offerto di riverniciare l’auto. “Ogni anno mi dicevo che avrei finito la macchina e non è mai successo”. Ricorda il proprietario della Civic: “Volevo fare un K24 turbo, ho deciso che dovevo arrivare ai 300 cavalli”.
Con alcuni saggi consigli dell’officina tuning locale Redzone, sono stati cambiati i pistoni a bassa compressione, insieme a diversi componenti del motore. Corpi farfallati Hayward Performance da 60 mm, un collettore Myers Competition e scarico personalizzato da 7,6 cm. In questo modo l’auto ha prodotto “solo” 200 cavalli. La vettura, però, vibrava davvero tanto.
Un riaggiornamento del motore lo ha portato a una potenza di 280 CV e ha raggiunto i 300 CV di potenza una volta spremuta ulteriormente. Tutto “Il bello” e il selvaggio si trova sotto la superficie. Ma anche la carrozzeria merita una speciale menzione. I paraurti anteriore e posteriore sono rimasti neri, abbinati al cofano e alle modanature laterali, e in cima con un’ala del portellone. Il tetto nero è in realtà un rivestimento in vinile che mostra la griglia della città di Honolulu.
Andando alle ruote: SSR Type C da 16 pollici sotto i parafanghi anteriori e Type X da 15 pollici, più piccoli quindi, sotto i parafanghi posteriori. Lo sfalsamento, portato all’estremo in questo caso, non è qualcosa che molti hanno fatto nel corso degli anni, ma renda la Civic ancora più aggressiva.
Nei giorni che hanno preceduto Spocom, una grande e famosa esposizione americana di auto sportive e modificate, serviva ancora il parabrezza, che era mancante e difficile da trovare. Ricorda Bryan: “Ho chiamato Safelite e non potevano garantire che sarebbe arrivato in tempo poiché di solito ci vogliono fino a quattro settimane per arrivare. Ho visto che qualcuno del posto stava separando una Civic 90 su Instagram, quindi ho contattato loro e il mio amico è stato in grado di tirare il parabrezza e installarlo sulla mia auto”.
Solo 24 ore prima del debutto programmato dell’auto Bryan presenta la sua partecipazione all’auto show. Dopo una lunga attesa e meno di un’ora prima della chiusura, era pronto a farla finita. Dopo essere riuscito a ottenere l’ingresso, poteva reputare il progetto Honda Civic, ormai ventennale, finalmente pronto per rivelarsi al mondo.
“La mattina di Spocom abbiamo dovuto guidare le nostre auto, in piena regola, allo spettacolo”, aggiunge Bryan. “È stata un’esperienza straordinaria vedere così tante persone intorno alla mia auto, vedere tutto il lavoro che ci ho messo. Lo sguardo sui loro volti mentre aspettavano di vedere l’auto che da così tanti anni non era ancora completata. Vincere il primo posto in ‘Old School’ è stato ancora migliore, dato che è stato il mio primo trofeo o premio per qualcosa che ho costruito”.