Renault, la sfida di auto elettriche accessibili: kei car in Europa?

Per lanciare sul mercato delle auto elettriche low cost il gruppo Renault pensa a replicare la formula vincente delle kei car
Kei car

Luca de Meo, presidente di Renault e dell’ACEA (l’associazione dei produttori europei), ha ribadito la sua posizione riguardo alle kei car giapponesi. Questo formato potrebbe evitare lo sviluppo di piccole vetture a batteria; tuttavia, le probabilità che questo scenario si realizzi sono prossime allo zero, almeno nel breve e medio termine.

Renault: auto elettriche low cost sulle orme delle kei car giapponesi

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Attualmente, i protagonisti dell’industria automobilistica sono concentrati sul rinnovamento della gamma delle utilitarie, il cui futuro non è mai stato così incerto. La tecnologia delle batterie continua a pesare sulle casse societarie, mancando di un adeguato know-how, che può essere acquisito solo con l’esperienza pratica sul campo. Il fatto che i produttori cinesi si siano mossi prima delle controparti occidentali conferisce loro un vantaggio significativo.

Per colmare il divario, i leader dell’industria devono sviluppare risposte efficaci. Ci prova Luca de Meo, prossimo a presentare la nuova Renault 5, in uscita a febbraio. Costerà circa 25 mila euro e dovrebbe rappresentare una tappa importante verso la mobilità sostenibile. Come rappresentante dell’ACEA, di cui è presidente, ha avviato delle riflessioni sul futuro delle auto elettriche urbane.

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Nonostante gli sforzi degli operatori, le city car ecologiche avranno un costo d’ingresso piuttosto elevato, quindi le immatricolazioni potrebbero essere limitate. Partendo da questo presupposto, de Meo ha esortato l’UE ad adottare il paradigma delle kei car giapponesi in Europa, da lui considerate l’esempio perfetto di un percorso sostenibile sotto ogni punto di vista.

Nate dopo la Seconda guerra mondiale, nel 1949 per essere precisi, i veicoli mirano principalmente al contenimento dei costi. La loro storia non solo prosegue ancora oggi in Giappone, ma stanno vivendo un periodo di grande successo. La potenziale clientela è attratta dai vantaggi fiscali riconosciuti dalle istituzioni, riducendo significativamente l’investimento totale. Tuttavia, le normative europee sulla sicurezza richiedono un allungamento del cofano per proteggere i pedoni, rendendo l’operazione al momento un’ipotesi irrealizzabile.

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