Siamo un po’ tutti amanti della mitica Volkswagen Golf GTI di seconda generazione. E per gli appassionati di hot hatch – sportive compatte – anni Ottanta, è anche ovvia. La GTI, d’altronde resta nella storia come il simbolo delle hot hatch di almeno un decennio. Fa la sua grandissima figura tra gli appassionati. Ma se ti dicessimo che c’è una hot hatch sorprendente col design di Giugiaro? L’alternativa che non può passare inosservata è l’Isuzu I-Mark RS Turbo.
Questa Isuzu del 1988 ha un gran bell’aspetto. Squadrata al punto giusto, la giusta combinazione di vernice e cerchioni brillanti la fa subito saltare all’occhio tra le tante hot hatch. Dimentica le parole “lusso” o “qualità”, per gli interni. Non importa!
Se hai l’aria condizionata è già tanta roba, urla cattiveria con un manuale a cinque marce. Insomma, tutto ciò di cui hai veramente bisogno un appassionato del segmento. Gli alzacristalli rappresentano solo peso in eccesso.
L’I-Mark RS Turbo non sarà veloce, come le altre auto della categoria ma recenti, ma ancora una volta, non ci importa. I 110 CV di questo quattro cilindri turbo da 1,5 litri dovrebbero essere sufficienti finché non ti trovi a fianco di una GTI 16V della stessa epoca. Le sospensioni sportive, messe a punto da Lotus, sono una chicca che alcuni appassionati hanno trovato davvero interessante.
Non è l’auto da showroom, ma parliamo di un modello che ha 30 anni suonati. Acquistare un’auto del genere significa trovare sedili un po’ usurati e graffi di ogni tipo sul cruscotto. Probabilmente, questa Isuzu ha un aspetto migliore di molti 35enni che conosci!
Se sei un appassionato, può essere rischioso acquistare una Isuzu turbocompressa degli anni ’80? Normalmente, sì. Anche se non sarà un colpo che rovinerà per sempre le tue finanze, almeno sarai stato il guidatore che ha scelto qualcosa di circercato e con un’autentica hot hatch, per niente scontata.