Stati Uniti, allarme lavoratori: “Rischiamo l’estinzione”

La manodopera degli Stati Uniti teme l’estinzione, dopo i piani annunciati in Messico da alcune grandi aziende dell’automotive
Fabbrica auto

Un nuovo rapporto dell’Alliance for American Manufacturing ha posto l’attenzione sulle importazioni di auto e componentistica cinesi a basso costo fabbricate in Messico. AAM, ente rappresentante i diritti della manodopera degli Stati Uniti, teme che queste possano mettere a repentaglio il futuro di molti lavoratori.

Stati Uniti: la manodopera locale teme che le manovre della Cina li condurrà a perdere impiego

Fabbrica auto

Secondo la documentazione rilasciata, le vetture della Repubblica Popolare Cinese assemblate in Messico beneficiano di accordi di libero scambio con gli Stati Uniti, diventando una sostanziale “backdoor commerciale” per le importazioni del Paese asiatico. Per “backdoor commerciale” si intende un metodo adottato per aggirare le normali barriere e introdurre beni a un prezzo inferiore rispetto a quanto sarebbe possibile qualora venissero rispettate le normative.

AAM sostiene che i veicoli incriminati, finanziati dal governo di Pechino, possano essere venduti a cifre molto più basse, dando vita a una concorrenza sleale con gli operatori interni, che agiscono in conformità alla legislazione. Il rischio, avverte il gruppo, è quello di “portare all’estinzione del settore automotive americano”, con chiusure di fabbriche e perdita di occupazione.

Auto nuove

La presa di posizione è figlia dei recenti annunci rilasciati sia dalla cinese BYD sia da Tesla, le quali hanno comunicato di avere in programma la costituzione di uno stabilimento in Messico. L’appello di AAM è rivolto al prossimo Presidente degli Stati Uniti, che sarà eletto il 5 novembre. A chiunque siederà nella stanza dei bottoni viene chiesto di bloccare l’importazione di veicoli cinesi a basso costo, a tutela dell’industria interna.

Inoltre, resta da dipanare la questione delle batterie per auto elettriche. I provvedimenti in via di discussione a Washington potrebbero favorire le macchine cinesi, brava a muoversi in anticipo nell’alimentazione. Un gruppo di politici ha chiesto, pertanto, di aumentare le tariffe doganali a loro carico e di prepararsi per affrontare l’ondata di BEV in procinto di essere esportate dal Messico.

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