Stellantis promette più auto Made in USA: ecco perché

Stellantis ringrazia Trump per l’esenzione tariffaria di un mese e promette più vetture statunitensi.
Stellantis ringrazia Trump per l'esenzione tariffaria di un mese e promette più vetture statunitensi.

Due giorni ottimi per Stellantis: prima l’alleggerimento del problema multe UE, e ora Trump che dice esenterà le Case automobilistiche dai suoi dazi del 25 percento su Messico e Canada per un mese. Purché i costruttori rispettino le attuali regole di libero scambio, riporta la Reuters. Il Gruppo euroamericano ha detto giovedì di condividere l’obiettivo del presidente degli Stati Uniti di costruire più auto negli States, ringraziandolo per aver concesso 30 giorni di tempo.

Parla Stellantis

“Condividiamo l’obiettivo del presidente di costruire più auto americane e creare posti di lavoro americani duraturi. Non vediamo l’ora di lavorare con lui e il suo team”, ha detto Stellantis in una dichiarazione. Le azioni della società quotate a Milano sono aumentate del 3,4% nelle prime contrattazioni europee. All’inizio di questa settimana hanno raggiunto i 10,84 euro, il minimo da quando Stellantis è stata creata all’inizio del 2021 dalla fusione di Fiat Chrysler e Peugeot, proprietaria di PSA. L’azienda si dice determinata a consentire al settore automobilistico americano di prosperare.

USA, Messico e Canada: cosa accade

Oltre ai suoi stabilimenti negli Stati Uniti, Stellantis gestisce strutture in Messico e Canada. L’azienda importa da quei due Paesi circa il 40% dei veicoli che vende negli USA, secondo le stime degli analisti. Il calo delle vendite e l’aumento delle scorte in terra yankee (tradizionalmente il mercato più redditizio della società), sono costati al Gruppo un calo del 64% dell’utile operativo e una perdita di cassa di 6 miliardi di euro (6,5 miliardi di dollari) lo scorso anno. È il guaio di Jeep: l’ex CEO Tavares ha alzato troppo i prezzi, consegne crollate, e addio sia alla gallina dalle uova d’oro sia ai profitti.

Stellantis ringrazia Trump per l'esenzione tariffaria di un mese e promette più vetture statunitensi.

Nuovo ad cercasi

Per mutare l’inerzia, il Gruppo – attualmente guidato dal presidente John Elkann – cerca un CEO nuovo, capace anche di mantenere ottimi rapporti con politica e sindacati, dopo l’uscita di Tavares a dicembre 2024. In ballo anche il futuro dei marchi italiani che hanno visto tempi migliori: Maserati, Alfa Romeo e Lancia. Con eventuali sovrapposizioni ad altri brand della galassia Stellantis. Comunque, c’è un minimo di schiarita: il futuro ad non dovrà fronteggiare multe UE pesantissime (se l’emendamento della Commissione avrà l’ok da Consiglio e Parlamento) e per un mese i dazi USA su Messico e Canada. Poi, il 2 aprile 2025, si apre la partita dei dazi USA anti Europa.

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