Il gruppo automobilistico Stellantis, nato dalla fusione tra FCA e PSA, è al centro di una delicata partita politica ed economica tra Italia e Francia. Da un lato, il governo italiano chiede maggiori investimenti nel nostro Paese, dove il gruppo ha 12 stabilimenti e oltre 50 mila dipendenti. Dall’altro, il governo francese, che detiene il 6,15% del capitale di Stellantis attraverso la banca pubblica Bpifrance, spinge per una maggiore presenza industriale e occupazionale in Francia.
Il governo Meloni chiede a Stellantis maggiori investimenti in Italia oppure l’ingresso dello Stato nell’azienda
In passato il presidente di Stellantis John Elkann ha risposto alle critiche, con una lettera inviata ai dipendenti italiani dove ha ribadito l’impegno del gruppo a investire in Italia e a sviluppare la mobilità elettrica nel nostro paese. Elkann ha ricordato che Stellantis ha già annunciato un accordo con il governo italiano per realizzare una gigafactory a Termoli, nel Molise, dove produrrà batterie per le auto. Ha inoltre sottolineato che Stellantis è un gruppo globale, con sedi legali in Olanda e operativa a Detroit, e che non ha una nazionalità prevalente.
Dal governo chiedono un ingresso dello Stato italiano in Stellantis in risposta alla presenza dello stato francese oppure ulteriori investimenti in Italia da parte del gruppo. Di recente John Elkann si è detto contrario ad un intervento dello stato italiano dato che di solito ciò avviene quando un’azienda va male ma questo non è il caso del gruppo automobilistico che macina utili. La presenza dello stato francese attraverso la banca BPI è dovuto ad una precedente crisi di Peugeot che in passato ha costretto la Francia ad intervenire acquisendo una quota delle sue azioni.
Le pressioni del governo italiano continuano e dunque si ipotizza che alla fine John Elkann possa fare qualche concessione in termini di nuovi investimenti nel nostro paese. Tempo fa il Ministro Urso aveva chiesto a Stellantis di portare la produzione di auto in Italia ad almeno 1 milione dalle attuali 470.000. Vedremo che novità arriveranno.