Stellantis, Tavares: “Le auto elettriche ci fanno guadagnare”. Le strategie

Sulle auto elettriche Stellantis ha idee chiare: per maturare profitti andranno abbassate le spese di produzione.
Sede Stellantis

I costi elevati della transizione verso i veicoli elettrici hanno rappresentato un ostacolo per molte case automobilistiche nell’ottenere profitti significativi. Alcuni operatori hanno lottato per contenere le perdite, rivedendo drasticamente i loro piani commerciali. Tuttavia, ci sono eccezioni, e Stellantis è tra queste, come ha spiegato Carlos Tavares in una conferenza di Goldman Sachs. L’amministratore delegato del gruppo italo-franco-americano, nato dalla fusione tra FCA e PSA nel 2021, ha enfatizzato i risultati raggiunti.

Stellantis: la sfida dell’elettrificazione: come Tavares vuole raggiungere le zero emissioni e aumentare i profitti

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Grazie a un’attenzione particolare alle spese, sono riusciti a raggiungere un obiettivo ambizioso, un risultato non scontato considerando le difficoltà dei concorrenti diretti. Mentre molti hanno faticato, Stellantis ha ottenuto numeri soddisfacenti, soprattutto in Europa, grazie a un avvio anticipato del progetto rispetto agli Stati Uniti. Tuttavia, anche negli USA ci sono stati progressi significativi, generando ottimismo per la produzione americana.

Come hanno ottenuto questi profitti? Secondo Tavares, la chiave è il contenimento dei costi, permettendo di proporre sul mercato veicoli elettrici accessibili mantenendo un margine di profitto. Anche se c’è ancora una differenza rispetto ai veicoli a combustione interna, hanno compiuto un buon lavoro, di cui sono orgogliosi. Di recente, Citroën (marchio di Stellantis) ha presentato la nuova e-C3, in vendita a 23.900 euro (esclusi bonus e incentivi statali).

Citroën prevede di introdurre una versione base a soli 20.000 euro entro il 2025. La vettura si posiziona come una delle più convenienti sul mercato, seconda solo alla Dacia Spring e alla Renault Twingo. Inoltre, il marchio francese ha ottenuto risultati significativi in Europa senza delocalizzare la produzione in paesi con costi di manodopera inferiori, come la Cina. Un punto sottolineato alla première mondiale dagli alti funzionari delocalizzare la produzione in paesi con costi di manodopera inferiori, come la Cina. Entro la fine del decennio il 100% dei modelli commercializzati in Europa sarà elettrico, il 50% negli Stati Uniti.

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