Tesla richiama due milioni di veicoli per un aggiornamento al sistema Autopilot

Tesla costretta a “richiamare” due milioni di veicoli per un aggiornamento al sistema Autopilot richiesto da NHTSA.
Tesla Model Y tra i SUV più venduti nel 2023

La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), dopo due anni di minuziosa indagine, ha evidenziato criticità nel sistema Autopilot di Tesla, spingendo l’azienda a intraprendere un aggiornamento software su oltre 2 milioni di veicoli elettrici negli Stati Uniti. L’obiettivo primario di questo aggiornamento è l’introduzione di funzionalità avanzate nel sistema di assistenza alla guida per incrementare la vigilanza dei conducenti durante l’uso di tale tecnologia.

Tesla: due milioni di veicoli hanno bisogno di maggiore sicurezza per il sistema Autopilot

Tesla Model Y

Secondo le constatazioni della NHTSA, il sistema Autopilot attuale non è sufficientemente efficace nel prevenire usi impropri, che potrebbe causare incidenti anche gravi. Ricordiamo che, anche in modalità Autopilot, il conducente deve comunque prestare attenzione alla strada, tenendo le mani sul volante e rimanendo concentrato. Questi controlli arrivano anche dopo che alcuni automobilisti, con l’Autopilot attivo, hanno pubblicato video online mentre sedevano sui sedili posteriori lasciando il sedile conducente libero. Per quanto la tecnologia di Tesla possa risultare sicura, il comportamento di questi automobilisti mette a rischio non solo la propria vita, ma anche quella di altre persone.

L’aggiornamento in questione interessa l’intera gamma di veicoli Tesla negli USA, inclusi i modelli S, X, 3 e Y, prodotti tra il 2012 e il 2023. Anche se ufficialmente classificato come “richiamo”, in realtà si tratta di un intervento puramente software, specificatamente la versione 2023.44.30, che sarà distribuito senza costi aggiuntivi per i clienti Tesla. Questo aggiornamento dovrà aggiungere ulteriori controlli e avvisi, promuovendo una gestione più attenta del veicolo quando è attivo il sistema Autopilot.

Negli incontri tra Tesla e l’NHTSA, tenutisi tra il 16 ottobre e il 4 dicembre, l’azienda automobilistica americana inizialmente non condivideva le conclusioni dell’agenzia, ma successivamente ha accettato di implementare i correttivi suggeriti, che saranno inclusi anche nei nuovi modelli prodotti dopo il 7 dicembre. Nonostante l’aggiornamento software, l’NHTSA continuerà le sue indagini per valutare l’efficacia delle modifiche apportate al sistema Autopilot di Tesla, mantenendo un occhio vigile sulle performance di sicurezza del sistema di assistenza alla guida.

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