Musk festeggia: Nel 2023 Tesla ha accumulato 34 milioni di crediti green. Ad assegnarli annualmente è il governo americano alle Case automobilistiche che superano gli standard di emissioni inquinanti. Per Elon, il giochino è facile: la sua gamma è interamente elettrica. Vende crediti ai costruttori che invece rimangono sotto la soglia di emissioni imposta dall’Epa, l’agenzia ambientale statunitense. Siccome le Case sono in grave difficoltà a stare dentro i vincoli ambientali, ecco il trionfo dell’azienda texana.
Numeri in Usa da paura
Si tenga presente che l’industria automobilistica statunitense ha generato, nel 2023, un deficit di circa 11 milioni di crediti green. Malissimo General Motors: rosso di 17,8 milioni di crediti. In più, ha dovuto rinunciare a circa 50 milioni di crediti per false dichiarazioni sulle emissioni tra il 2012 e il 2018. GM ha acquistato 44 milioni di crediti nel 2023, mentre la Tesla ne ha venduti 34 milioni.
Cosa cambia con Trump
Comunque, la nuova amministrazione, sotto la guida del presidente eletto Donald Trump, rivedrà tutto l’impianto normativo che riguarda la transizione elettrica. Quindi, anche la storia dei crediti potrebbe cambiare. Un male per Tesla? Chissà. Di certo, Musk punta forte sulla guida autonoma: qualcosa dovrà pur concedere in cambio alla Casa Bianca, di cui è consigliere.
Problema California
Noie invece per Tesla dal governatore della California, Gavin Newsom, ha proposto un piano che escluderebbe la società di Musk dagli incentivi statali per l’acquisto di veicoli elettrici. Motivo: la Casa texana è troppo forte, serve più concorrenza. La proposta rischia di inasprire ulteriormente le tensioni tra Newsom ed Elon.