Un’azienda andata avanti sul “binario giusto”, la startup cinese di veicoli elettrici WM Motor (nota anche come Weltmeister) ha dichiarato bancarotta. A Shanghai la WM Motor ha indicato i diversi problemi a cui ha dovuto far fronte negli ultimi anni. La produzione e le vendite non hanno coperto le spese, e i debiti sono rimasti insoluti. I problemi finanziari dell’azienda sembrano derivare dall’intensa competizione nel mercato cinese degli EV, l’aumento dei costi e le interruzioni della catena di approvvigionamento, senza considerare i danni scatenati dalla pandemia.
Solo quest’anno, oltre a WM Motors, si contano circa 200 produttori di veicoli elettrici in Cina, decisamente troppi, anche se parliamo di un grande mercato. Si tratta dell’effetto immediato delle scelte del governo cinese di arrivare al 25 per cento di tutte le nuove vendite di sole elettriche entro il 2025. Guidano quindi il mercato i grandi produttori come SAIC e BYD.
Stando al prospetto azionario della società pubblicato nel giugno 2022, le perdite annuali di WM Motor sono salite a 8,2 miliardi di yuan ($1,13 miliardi) nei tre anni che hanno portato al 2021. La società non ha mai avuto delle finanze floride, per essere eufemistici. I tentativi infruttuosi di quotazione alla borsa di Shanghai e Hong Kong sono stati dei tentativi estremi per l’azienda. Molti esperti, in Cina, prevedevano che a causa della pandemia, i produttori di EV più piccoli sarebbero andati rapidamente in crisi.
Freeman Shen, CEO di WM Motor, ha annunciato drastici tagli di spesa. I stipendi dei manager erano stati ridotti del 50% e quelli degli altri dipendenti del 30%. E ancora, bonus cancellati e giorni di paga rinviati. Shen ha scaricato i problemi dell’azienda sulla pandemia da COVID, oltre che al calo del mercato e allo scarso approvvigionamento.
In realtà l’azienda stava perdendo denaro a causa di difetti del prodotto che hanno portato a esplosioni e incendi. I video delle auto WM che bruciano si sono diffusi online. Sono stati almeno 10 gli incidenti di combustione spontanea che coinvolgono auto WM Motor dal 2020. Forse non sarà l’unica bancarotta cinese.