Con l’inizio di questo anno, Uber e Lyft stanno preparando una trasformazione radicale nelle loro offerte di trasporto. Le due aziende, leader nel settore del ride-hailing (noleggio con conducente), stanno per lanciare i robotaxi, una novità che segnerà l’inizio di una nuova era della mobilità urbana.
A partire da quest’anno, gli utenti delle due piattaforme potrebbero trovarsi a richiedere una corsa a bordo di veicoli autonomi, con funzionalità avanzate integrate nelle loro app. L’introduzione dei robotaxi non solo promette di rivoluzionare il trasporto quotidiano, ma solleva anche sfide significative legate alla sicurezza, alla logistica e alla fiducia dei consumatori.
L’industria automobilistica, insieme ai giganti tecnologici, sta investendo enormemente nei veicoli autonomi, convinta che questi possano ridurre gli incidenti stradali causati da errori umani, abbassare i costi operativi e promuovere un ambiente più sostenibile attraverso l’uso di auto elettriche.
Le auto senza conducente di Waymo, la compagnia di Alphabet (la società madre di Google), sono già attive in alcune città statunitensi come San Francisco, Phoenix, Los Angeles e Austin, e si prevede che l’espansione continui nel corso del 2025. Secondo recenti notizie riportate dal Wall Street Journal, sia Uber che Lyft stanno cercando di integrare i robotaxi nelle loro piattaforme, in una mossa che potrebbe avviare una nuova fase per il noleggio auto di questo tipo.
Uber ha collaborato con Waymo per l’introduzione dei veicoli autonomi, come i Jaguar I-Pace, a Austin e Atlanta, mentre Lyft ha stretto partnership con May Mobility, Mobileye e Nexar per offrire robotaxi ad Atlanta a partire da quest’anno. Entrambe le aziende stanno lavorando per creare l’infrastruttura necessaria, come stazioni di ricarica dedicate e reti di supporto tecnologico ad alta velocità, per garantire il corretto funzionamento di questi veicoli autonomi.
Uber e Lyft si affidano a partner più consolidati, come Waymo appunto, per trarre vantaggio dalla loro esperienza. Tuttavia, il percorso verso l’adozione di massa dei robotaxi è tutt’altro che privo di ostacoli. Uno dei principali problemi è la fiducia del pubblico. I passeggeri di Waymo, ad esempio, stanno affrontando nuove difficoltà, come atti di vandalismo, minacce e ostacoli fisici ai veicoli da parte di persone che si oppongono alle auto senza conducente. Inoltre, la sicurezza e l’affidabilità dei veicoli in condizioni meteorologiche avverse, come la neve o la nebbia, è un altro grande interrogativo.
Nonostante queste sfide la domanda di robotaxi è in costante crescita. Nel 2024, Waymo ha registrato un aumento significativo nel numero di passeggeri, raggiungendo quasi 500.000 viaggiatori ad agosto, un incremento considerevole rispetto ai 20.000 dello stesso mese dell’anno precedente.
La regolamentazione sarà un altro aspetto cruciale da affrontare. Con la nuova amministrazione Trump che si prevede influenzerà le normative sui veicoli autonomi, Tesla, ad esempio, mira a lanciare il suo robotaxi entro il 2027. L’intervento di Elon Musk, ora co-presidente del Dipartimento per l’efficienza governativa, potrebbe accelerare i processi di approvazione e standardizzazione. Il futuro del trasporto urbano è alle porte, e la seconda metà di questo decennio sarà decisiva per il successo di questa tecnologia.