L’olio motore ricopre una doppia funzione di estrema importanza: la prima consiste nella lubrificazione dell’unità propulsiva, un aspetto essenziale di cui tenere conto per il mantenimento del mezzo in ottime condizioni. La seconda è, invece, da ricercarsi nell’eliminazione della sporcizia, la quale, annidandosi, rischia di comprometterne le performance.
Per entrambe le ragioni occorre tenere sotto controllo, in maniera costante, il livello dell’olio motore. Ma in che modo lo si fa? Quali passaggi permettono di stabilire se il livello raggiunto sia o meno soddisfacente?
Se ve lo chiedete, allora siete nel posto giusto. Lo scopo di questo articolo è, infatti, di illustrarvi gli step da seguire, in modo da andare a colpo sicuro. Con il procedimento di cui vi andremo ora a parlare avrete la certezza di sapere quando ce n’è troppo poco all’interno della vettura.
Come verificare il livello dell’olio motore da soli
Il passaggio numero uno, a nostro avviso il più importante, è di disporre il mezzo lungo una superficie piana, con il propulsore spento e freddo. Difatti, in caso contrario sarà facile commettere degli errori, in quanto l’analisi sarà, in un certo senso, falsata. Lasciate raffreddare il motore per circa un minuto e solo allora procedete.
La secondo fase è di riconoscere l’asta di livello dell’olio motore. Al fine di facilitare il compito, le viene sempre conferito una tonalità differente dal resto. Così salta subito all’occhio, senza la possibilità di commettere errori. Tiratela fuori e provvedete a rimuovere lo sporco con accuratezza.
Adesso reinseritela nella posizione originale e verificate il valore segnalato. Controllate la quantità esatta dell’olio motore presente: dovrebbe rientrare tra le due tacche sulla punta. Qualora il residuo fosse basso, pensate di aggiungerne un po’, così da evitare di compromettere la buona tenuta dell’auto. Non va nemmeno bene che superi il range idoneo. Ergo, se ce ne fosse in esubero pensate a toglierlo subito, per non andare a gravare sulle prestazioni complessive.