Volkswagen, alcune fabbriche del gruppo potrebbero essere vendute a produttori cinesi

La vendita degli impianti potrebbe generare tra i 100 e i 300 milioni di euro, ma il gruppo Volkswagen sta valutando anche alternative.
stabilimento volkswagen in germania

La Cina torna a volgere lo sguardo verso l’Europa, e questa volta l’attenzione è rivolta agli stabilimenti Volkswagen destinati alla chiusura. La decisione, maturata nel contesto della crisi aziendale del gruppo tedesco, è stata frutto di un accordo complesso raggiunto con i sindacati poco prima delle festività natalizie.

Secondo quanto riferito da Reuters, gli stabilimenti Volkswagen coinvolti sono quelli di Dresda e Osnabrück. Il primo, con 340 dipendenti, attualmente produce l’elettrica ID.3, ma solo fino alla fine dell’anno. Il secondo, con 2.300 lavoratori, si occupa della T-Roc Cabrio, la cui produzione è prevista fino al 2027.

stabilimento volkswagen in germania

Per i costruttori cinesi, ancora poco conosciuti in Europa, acquisire questi impianti rappresenterebbe un’occasione strategica per rafforzare la propria presenza nel continente, soprattutto alla luce dei nuovi dazi sulle importazioni di veicoli prodotti in Cina, che potrebbero essere aggirati sfruttando una produzione localizzata. Questo scenario segnerebbe un passo significativo nel panorama dell’industria automobilistica europea.

Tradizionalmente, i produttori cinesi hanno preferito costruire nuovi stabilimenti piuttosto che rilevare strutture già esistenti, come dimostrano i recenti impianti BYD in Ungheria e Turchia. Tuttavia, negli ultimi mesi sono emersi rumors su un interesse verso siti produttivi in disuso, come l’impianto Audi di Bruxelles o possibili acquisizioni da parte di Nio.

stabilimento volkswagen in germania

Volkswagen, insieme ai sindacati, sarebbe aperta a considerare eventuali proposte da Pechino o da altre realtà asiatiche. Secondo Stephan Soldanski, rappresentante sindacale di Osnabrück, la priorità sarebbe mantenere il marchio e gli standard qualitativi Volkswagen: “Potrei immaginare una produzione per una joint venture cinese, ma con il logo Volkswagen e secondo i nostri criteri. Questo è un requisito imprescindibile”.

La vendita degli impianti potrebbe generare tra i 100 e i 300 milioni di euro. Tuttavia, il gruppo sta valutando anche alternative per riutilizzare le strutture. La decisione finale dipenderà da vari fattori, compresa l’influenza del nuovo governo tedesco, elezioni per il quale si terranno il 23 febbraio.

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