Presto o tardi il sipario sarebbe calato. Quel giorno è giunto, spiega la Volkswagen nella presentazione della Golf GTI 380, versione venduta in esclusiva per il mercato statunitense. In una nota ufficiale, viene sottolineato come sarà l’ultima a tre pedali delle sportive. Una decisione che, a onor del vero, era nell’aria già da un po’ di tempo a questa parte. Tuttavia, gli ottimisti avevano confidato in un ripensamento, dati i continui rinvii del restyling. Ma non sarà così, a causa delle rigide istruzioni impartite dalla Commissione Europea con lo standard di emissioni Euro 7.
Volkswagen Golf GTI 380: il cambio manuale se ne va con stile
Ormai era diventato insostenibile proseguire nella stessa direzione, seppure la classica configurazione abbia mietuto fortune su fortune nel corso di ben quattro decenni. Per bocca degli stessi alti funzionari della compagnia, l’esemplare appena svelato costituisce il canto del cigno ideale, in segno di gratitudine verso il costante sostegno ricevuto. La fedelissima fanbase della VW ha sostenuto in lungo e in largo il modello; perciò, sentivano di dover chiudere col botto. Il “380” inserito nel nome rimanda al codice interno della Golf Mk8, un riferimento all’edizione speciale GTI 337 lanciata nel 2002 con la quarta generazione.
La potenza sprigionata dal 2.0 TFSI è la stessa, limitata a 245 CV e 370 Nm di coppia motrice massima. Sul fronte della meccanica tutto è uguale a prima, mentre gli interventi riguardano gli esterni e gli interni. Tra le chicche aggiunte si segnala l’esclusiva verniciatura Metallic Graphite Grey e il pomello del cambio, richiamante la forma di una pallina da golf, in tributo alle origini della GTI. I pneumatici estivi sono ad alte prestazioni, con cerchi in lega di alluminio da 19 pollici in nero lucido, la medesima tonalità di tetto e specchietti. Un pacchetto estetico confezionato per salutare nella maniera migliore una tradizione a cui i fan erano parecchio legati. Nulla dura in eterno: la tedesca non fa eccezione.