Farne a meno oggi sembra impossibile. Eppure, fino a qualche tempo fa (non troppo lontano, per dirla tutta) il climatizzatore rappresentava una prerogativa delle auto di un certo prestigio. Poi si è diffuso anche sulle vetture di minore caratura e oggi colpisce più la sua assenza che il contrario. Lo usiamo un giorno sì e l’altro pure, ma ciò non impedisce di commettere degli errori, alcuni di essi madornali. La prossima volta in cui avete intenzione di usufruirne fareste bene a conoscerli. Così facendo, trarrai numerosi vantaggi.
Climatizzatore auto: cinque cattive abitudini da perdere
I passi falsi di cui ti andremo a parlare sono in larga parte intuitivi. Eppure, spesso ci si perde in un bicchiere d’acqua. Nella convinzione di avere ragione si evita a prescindere di ascoltare chi ne sa un po’ di più in termini di quattro ruote. Ed è un vero peccato, perché spesso dietro i consigli degli esperti non c’è la volontà di “fregare”, bensì di dare una mano.
La comunità degli automobilisti è solidale al proprio interno. Forse meno rispetto alle moto (ad esempio quelle targate Harley Davidson), ma spesso ci si sente parte di una sorta di club.
La scarsa importanza data a un dato consiglio esula dal messaggero, bensì è da imputare alla eccessiva fiducia in sé stessi. E noi italiani in questo siamo uno dei principali esempi, secondo quanto riferiscono le indagini delle associazioni di settore. Avere sicurezza al volante aiuta, sia chiaro, tuttavia si può sempre imparare qualcosa, a patto di ascoltare i consigli. Andiamo allora a vedere cinque cattive abitudini da perdere per gestire il climatizzatore auto nella maniera corretta:
- configurare la temperatura al massimo;
- tenere attiva la funzione di ricircolo;
- evitare di accendere se all’esterno il clima è rigido (la temperatura ideale, riportano gli studiosi, è compresa tra i 22 e i 25 gradi);
- direzionare in modo errato le uscite;
- ignorare la manutenzione.