Alfa Romeo 33 leggendarie a Villa d’Este 2023

Alfa Romeo 33
Foto Alfa Romeo

I più giovani, forse, sentendo parlare di Alfa Romeo 33, pensano alla berlina prodotta dal 1983 al 1995 nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, ma molta gente collega quella sigla a una meravigliosa supercar stradale del 1967 e a una famiglia di bolidi da gara prodotti dalla fine degli anni sessanta alla fine degli anni settanta, per competere soprattutto nel campionato del mondo sport prototipi.

Due esemplari di quella specie sono stati esposti dalla casa milanese nella splendida cornice del Concorso d’Eleganza Villa d’Este, a Cernobbio, per festeggiare il centesimo anniversario della 24 Ore di Le Mans. Si tratta di una 33/2 litri “Daytona” del 1968 e di una 33 TT 12 del 1975.

Auto iconiche, che riportano alla mente indimenticabili imprese sul leggendario circuito francese. Un modo per sottolineare una liaison unica, in una cornice esterna di grandissimo prestigio, che si erge a palcoscenico mondiale della storia e della bellezza. Entrambe la auto esposte sul lago di Como furono protagoniste sull’asfalto della Sarthe.

L’Alfa Romeo 33/2 litri “Daytona” è spinta da un motore duemila aspirato, di tipo V8, che sprigiona oltre 270 cavalli di potenza massima, per una punta velocistica nell’ordine dei 300 km/h. Nella prima versione del 1967, vinse la gara del debutto: la cronoscalata di Fléron, nei pressi di Liegi, in Belgio.

Poi lo sbarco nel Campionato Mondiale Sport Prototipi, dove il marchio del “biscione” mise a segno importanti vittorie, come quella di classe alla 24 Ore di Daytona del 1968, con Vaccarella-Schütz davanti ad Andretti-Bianchi e Casoni-Biscardi-Zeccoli, su vetture gemelle. L’importante successo conseguito oltreoceano fece sì che il nome del celebre circuito americano fosse abbinato a quello delle Alfa Romeo 33/2. Ricca la lista dei trionfi incassati anche dopo.

L’altra creatura da corsa del “biscione” esposta a Villa d’Este è stata, come dicevamo, l’Alfa Romeo TT 12 del 1975, che consentì alla casa milanese di vincere il Campionato Mondiale Marche nel 1975. Questa vettura fu la protagonista della schiacciante prova di superiorità del marchio in quella stagione agonistica, sigillata da sette vittorie su otto gare valide per l’assegnazione del titolo.

La sport lombarda, dotata di telaio tubolare (ecco le ragioni delle due T accostate nella sigla), era spinta da un motore V12 da 3 litri, con angolo di 180 gradi fra le bancate, capace di erogare 500 cavalli di potenza e di raggiungere i 330 km/h di velocità massima. Con lei corsero alcuni dei più grandi nomi dell’automobilismo, come Arturo Merzario, Vittorio Brambilla, Jochen Mass, Jacques Laffite, Henri Pescarolo, Derek Bell, Jacky Ickx e Nino Vaccarella. Il mitico 12 cilindri che equipaggiava la vettura pose le basi per il ritorno in F1 di Alfa Romeo, nel 1976, come fornitore di motori per il team Brabham.

Alfa Romeo 33
Foto Alfa Romeo
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