L’Alfa Romeo 33 Stradale è una delle opere a quattro ruote più affascinanti di sempre. Al Goodwood Revival 2011 fu eletta “Auto più bella del mondo“, ma non era necessario il parere degli esperti per capire quanto riuscito sia lo stile di questa creatura. Parlare di un capolavoro d’arte non è fuori luogo. La vettura milanese potrebbe occupare tranquillamente il salone principale del Louvre.
Si può dure che Franco Scaglione, nel disegnarne le linee, abbia avuto un’ispirazione divina. Dal suo estro creativo è sbocciata una sportiva da sogno, che stordisce per il fascino sublime dei volumi, sinuosi ed armonici ma anche pieni di carisma. Guardandola si capisce subito di essere al cospetto di un’auto da corsa adattata all’uso stradale, ma inebria lo splendore dell’abito, che sembra pensato per i più importanti concorsi d’eleganza. Una miscela del genere poteva riuscire solo a una mente geniale.
L’Alfa Romeo 33 Stradale è una top model con una meccanica racing. Il suo apparato tecnico deriva da quello dei prototipi da gara che portano la stessa sigla numerica. Il motore giunge da lì, solo leggermente addomesticato. Si tratta di un V8 da 2 litri di cilindrata, che eroga 230 cavalli contro i 270 cavalli delle sorelle destinate al motorsport. Notevole la leggerezza: il peso a vuoto segnato alla bilancia è di appena 690 chilogrammi.
Facile intuire il quadro prestazionale, già messo in chiaro da un paio di cifre: oltre 260 km/h di velocità massima e 5.6 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h (ma alcuni tester fecero molto meglio). Difficile trovare qualcosa di paragonabile ai suoi tempi. In totale, l’Alfa Romeo 33 Stradale sbocciò in 18 esemplari. Dodici nel look classico firmato da Franco Scaglione, che è il più bello. Gli altri sei furono messi nelle mani di altrettanti carrozzieri italiani, per delle interpretazioni esclusive. La vettura di cui ci siamo occupati entrò anche nel set del film “Un bellissimo novembre”, con Gina Lollobrigida. Il debutto dell’Alfa Romeo 33 Stradale avvenne il 31 agosto 1967 sul circuito di Monza, alla vigilia del Gran Premio d’Italia di Formula 1.
