Si avvicina a passo spedito la data di presentazione della nuova Alfa Romeo Milano, il cui debutto in società è previsto per il 10 aprile. Su questo modello sono riposte grandi aspettative commerciali. La casa milanese non vuole fallire il colpo e sta curando al meglio ogni elemento, per dar vita a un B-SUV in grado di convincere fino in fondo i potenziali clienti, portandoli in concessionaria per l’acquisto.
Questa vettura si affiancherà alle sorelle maggiori Tonale e Stelvio, per offrire un’ulteriore porta d’accesso a chi vuole entrare nel mondo degli Sport Utility Vehicle del “biscione”. Facile intuire il potenziale che potrebbe avere per le finanze del marchio, se centrasse in pieno le aspettative della gente. Ecco perché il gruppo di lavoro ci sta dando dentro, con molta reverenza verso ogni aspetto.
In questi giorni, la squadra italiana di ingegneri ha intensificato le fasi finali dello sviluppo, con test serrati presso lo storico centro prove del Balocco. Fra gli obiettivi, uno dei più importanti è quello di fare dell’Alfa Romeo Milano la vettura con il miglior handling e la migliore dinamica di guida della categoria. Ormai ci stiamo avvicinando alla validazione del modello da parte dei collaudatori e dei tecnici. L’ottimismo si coglie nell’aria.
Il fatto che lo sviluppo del nuovo B-SUV sia avvenuto sotto la guida esperta della stessa squadra di ingegneri che ha dato vita a progetti unici come 4C, 8C, Giulia & Stelvio Quadrifoglio e Giulia GTA sembra un’ottima credenziale per accendere la speranza di un lavoro davvero fruttuoso. Queste stesse persone hanno fissato i requisiti del progetto, che vedrà esordire il marchio nell’universo dei veicoli 100% elettrici.
La messa a punto del modello punta all’eccellenza, sotto la direzione dell’esperto Domenico Bagnasco, responsabile validazione della sintesi dinamica del veicolo. Capo del progetto Alfa Romeo Milano è Stefano Cereda, mentre lo sviluppo tecnico fa capo a Luigi Domenichelli. Per ottenere un handling al top, il team ha eseguito anche degli interventi mirati e specifici sul gruppo sospensioni. Il fine rimane una dinamica di guida inconfondibile grazie ad uno sterzo diretto ed estremamente preciso. L’obiettivo? Un comportamento chirurgico e un alto indice di aderenza in curva.
