Alpine al Salone Auto e Moto d’Epoca di Bologna con un stand raddoppiato

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Foto Alpine

Si avvicina velocemente l’appuntamento col Salone Auto Moto d’Epoca 2023, in programma a Bologna dal 26 al 29 ottobre. La filiale italiana di Alpine sarà presente con uno spazio espositivo raddoppiato rispetto allo scorso anno. Una prova di entusiasmo verso il marchio francese, ora aperto a prospettive ambiziose, grazie al piano strategico lanciato nel 2021 da Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault.

Oggi, grazie a quella ricetta, la casa transalpina gode di una domanda in crescita, come testimoniano i record di vendita messi a segno nella sua era più recente. Il nome Alpina si lega all’universo dorato delle corse, che si ritrovano nel passato e nel presente delle vicende aziendali. Il marchio sviluppa ora la sua immagine sportiva dalla progettazione delle auto di serie fino all’impegno in Formula 1.

Incoraggiata dai responsi di mercato e dal successo raccolto alla Fiera di Padova Auto d’Epoca 2022, Alpine Italia ha deciso di raddoppiare, rispetto allo scorso anno, lo spazio espositivo alla rassegna salonistica di Bologna Fiere, dedicata ai mezzi a quattro ruote del passato…e non solo.

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Nel prestigioso appuntamento emiliano gli appassionati di motori potranno immergersi nella storia ma anche nel presente e nel futuro del mondo dell’auto. A prescindere dalla generazione alla quale si appartiene, le emozioni sono assicurate, anche se non si hanno gli ottani nel sangue.

In linea con questo spirito, lo stand Alpine regalerà ai visitatori un viaggio nel vita del marchio, giovandosi della presenza in pedana di una Berlinette A110 1600VD, evoluzione tecnica della 1600 S, e delle attuali A110 GT e A110 S.

Come dimenticare il passato agonistico del primo modello? La A110 1600S Gruppo 4 fu specificatamente modificata per partecipare alle corse su strada, dove gareggiò in forma ufficiale dal 1970 al 1975, conquistando la vittoria del Rallye Monte-Carlo nel 1971 ed il Campionato Internazionale Costruttori nel 1973.

A spingerla ci pensava un motore da 1.6 litri, con 138 cavalli al servizio del pedale del gas. Quella vettura, con Jean-Claude Andruet al volante, raccolse dei risultati brillanti, che ancora oggi lasciano la loro scia di luce nell’appassionante universo delle gare a quattro ruote.

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