Apple Car è costata 1 miliardo di dollari e poteva essere guidata tramite app

Arrivano nuovi dettagli che riguardano l’Apple Car, l’auto elettrica che prometteva di essere rivoluzionaria.
Apple EV rinviata al 2028
Apple EV rinviata al 2028

La fine del progetto Apple Car ha scatenato una vera e propria cascata di analisi e retroscena, con il tentativo di molti di sviscerare le dinamiche e le problematiche incontrate dalla “mela morsicata” nella realizzazione del suo veicolo elettrico. Un nuovo approfondimento di Bloomberg, che segue l’ultimo rapporto del New York Times, offre nuove dinamiche su questo progetto decennale che ha gravato sulle casse di Apple per circa 1 miliardo di dollari.

Apple Car, arrivano nuovi dettagli sull’auto elettrica che non arriverà mai sul mercato

Apple
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Secondo le informazioni emerse da Bloomberg, all’inizio del 2020 i vertici di Apple si sono dati appuntamento presso l’ex pista di prova Chrysler situata a Wittmann, in Arizona, per un primo contatto con il prototipo di Apple Car. Questo veicolo, un minivan di colore bianco con tetto in vetro e porte scorrevoli, era stato concepito per accogliere fino a quattro passeggeri in un ambiente che prediligeva spazio e comfort, chiaramente ispirandosi alla linea dei minivan Volkswagen.

Il concept originale prevedeva il lancio sul mercato del veicolo entro cinque anni, dotato di caratteristiche di lusso quali un imponente schermo TV e un avanzato impianto audio, senza tralasciare la possibilità di reclinare i sedili per il massimo comfort durante il viaggio. Elemento ancor più rivoluzionario, l’auto avrebbe dovuto integrare un sistema di guida autonoma di Livello 5.

Apple puntava a sviluppare un computer di bordo senza precedenti, affiancato da un sistema operativo esclusivo e servizi cloud dedicati. La guida sarebbe stata gestita tramite un controller simile a quello delle console di gioco o un’app per iPhone, pensati come soluzioni di backup per la conduzione a bassa velocità. In casi di emergenza, invece, i passeggeri avrebbero potuto contattare un centro di controllo Apple per il pilotaggio remoto del veicolo.

Il dossier rilancia poi il dibattito sull’ipotesi di acquisizione di Tesla da parte di Apple, una mossa che avrebbe potuto riscrivere le dinamiche del settore. Sebbene vi fossero state delle trattative preliminari, queste non si concretizzarono mai, principalmente per la decisione di Tim Cook di non procedere oltre.

Apple car
Apple car

L’indagine evidenzia anche l’interesse di Apple a collaborare con noti brand automobilistici quali Mercedes, BMW, Ford, Volkswagen, McLaren, e altri. In particolare, emerge come fossero in corso trattative avanzate con Mercedes, che avrebbe potuto produrre veicoli basati sulla piattaforma di guida autonoma sviluppata da Apple. Tuttavia, nessun accordo venne raggiunto, in parte perché Apple nutriva la convinzione di poter portare a termine il progetto in autonomia.

Alla fine, l’incertezza ha avuto la meglio, condannando il progetto Apple Car a una prematura conclusione. L’azienda non riuscì mai a materializzare né la sua visione originaria né le versioni successive, senza neanche arrivare a testare un prototipo su strada. Questo fallimento è attribuibile tanto alle sfide tecniche inerenti agli ambiziosi obiettivi di automazione, quanto alla complessità dell’ecosistema automobilistico.

Jeff Williams, COO di Apple, e Kevin Lynch, responsabile del progetto Apple Car, hanno comunicato l’annullamento del progetto in una riunione durata soltanto 12 minuti, durante la quale hanno ringraziato i team per il lavoro svolto e discusso dei prossimi passi, tra cui riorganizzazioni e licenziamenti. Alcuni membri del team hanno trovato collocazione all’interno della divisione AI di Apple, mentre altri, soprattutto quelli con competenze più strettamente legate al settore automotive, sono stati licenziati.

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