Si prospetta una vera e propria rivoluzione per le auto a idrogeno. Toyota ha creato un prototipo di cartuccia portatile di idrogeno che dovrebbe offrire un’autonomia tra i 550 e i 650 km. La particolarità sta nel fatto che la cartuccia potrebbe essere utilizzata anche per altri scopi.
Toyota ha sviluppato la cartuccia portatile di idrogeno attraverso la sua controllata Woven Planet Holdings, che ha realizzato un prototipo dopo una ricerca durata oltre dieci anni. La multinazionale giapponese ha presentato questo prototipo al mondo durante il Japan Mobility Show, tenutosi nella capitale giapponese. Si tratta dunque di un prodotto concepito non solo per le auto a idrogeno, ma anche per coloro che desiderano adottare questa fonte energetica per tutti gli aspetti della vita. È importante sottolineare che rimane comunque il problema dello stoccaggio, poiché l’idrogeno, se non custodito adeguatamente, può essere piuttosto pericoloso. La cartuccia si presenta come un dispositivo compatto, molto utile per numerosi scopi, diventando una vera alternativa per chi sceglie l’idrogeno come fonte di energia al posto dei combustibili tradizionali.
Questo prototipo di cartuccia portatile si basa su una determinata quantità di idrogeno pressurizzato, che fornisce energia chimica trasformabile in energia meccanica tramite macchinari e veicoli, pronta per essere utilizzata. La cartuccia ha comunque una limitazione significativa: una volta scaricata, deve essere ricaricata. Purtroppo, in Europa e in Italia i distributori di idrogeno sono ancora molto pochi.
Riguardo alle auto a idrogeno, è molto probabile che questa cartuccia portatile sarà inclusa nel restyling della Toyota Mirai, l’automobile di punta della multinazionale giapponese, che dovrebbe essere lanciata sul mercato sia in versione elettrica sia in quella termica. La storia di Toyota in questo settore ha attraversato momenti positivi e negativi, puntando però sempre sull’idrogeno.
Vi sono stati infatti alcuni ripensamenti dovuti proprio ai problemi legati a questo gas: l’infiammabilità e la difficoltà di stoccaggio. Tuttavia, nonostante queste limitazioni, gli investimenti nella ricerca non si sono mai interrotti. Anche Stellantis ha deciso di investire nell’idrogeno come combustibile, sebbene non sempre in modo convinto. Bosch, ad esempio, ha annunciato al CES che lancerà presto sul mercato un motore a idrogeno.
Le cartucce portatili non sono però importanti solo per le auto a idrogeno, ma anche per altri tipi di utilizzo, tra cui quello domestico. Inoltre, Toyota ha deciso di stringere una serie di collaborazioni con varie aziende appartenenti a diversi settori imprenditoriali, con l’obiettivo di espandere il mercato in quasi tutti gli ambiti