Auto brutte per anni terribili negli Stati Uniti, com’è arrivata l’AMC Gremlin

L’AMC Gremlin è forse una delle auto americane più terribili di tutti i tempi. Basta vedere tutti gli elenchi di diverse riviste di settore per rintracciare sempre la solita povera Gremlin. A guardarla, forse, la si giudica rapidamente. Ma stando alla sua storia, anche considerando il periodo di embargo del petrolio dai Paesi OPEC, è davvero così terrificante questa subcompact?

La Gremlin arriva nel ‘70 con la febbre per le piccole auto leggere, efficienti e facili da parcheggiare. American Motors era già specializzata in auto compatte, ma quello non poteva essere il momento peggiore per AMC per produrla. Allora, per l’azienda, il denaro scarseggiava dopo gli investimenti per la Hornet e per l’acquisto di Jeep.

La Gremlin si presentava con motore sei cilindri in linea da 3,3 litri e un assale posteriore sospeso da molle a balestra. Contemporaneamente, General Motors (su un altro pianeta) stava investendo nel motore a quattro cilindri e nuove tecnologie per l’antiruggine. Per tenere basso il prezzo, AMC ha piazzato sulla Gremlin freni a tamburo sulle quattro ruote e una trasmissione a tre velocità. Persino il sedile posteriore era un optional.

La qualità costruttiva si presentava già scadente per qualunque americano abituato a ben altro. Piuttosto che montare un vero cofano per il bagagliaio, si è optato per il sollevamento del solo lunotto posteriore. Uno spunto di originalità non richiesto, oltre al poco spazio che garantiva il vano bagagli.

Sullo stile c’è da dire che l’arte dell’arrangiamento è tutto in casi come questo. Infatti, l’auto era costruita con pezzi meccanici destinati a veicoli più grandi. Dunque non si poteva ridurre la parte anteriore, ma si poteva tagliare la parte posteriore. Sul design, quindi, c’è poco da soffermarsi a lanciare apprezzamenti.

Gli acquirenti però sono stati un bel po’, anzi, molto di più di qualunque flop annunciato. AMC vendette circa 25.300 esemplari della Gremlin nel primo anno dal lancio. Anche se è un decimo dei concorrenti di GM, per gli standard di AMC, il Gremlin era un prodotto che andava davvero forte. Nel 1979, l’anno in cui la Gremlin divenne la “Spirit”, AMC aveva venduto in tutto oltre 670 mila esemplari. Ma cosa sarà piaciuto di quest’auto allora?

Gli acquirenti di 50 anni fa erano diversi. Si amava la sensazione di peso e di stabilità, insieme a una stanchezza per le auto “mongolfiera”, che per le auto americane si trattava di una dimensione ancora standard. La lunghezza ridotta della Gremlin, dunque, era già attraente ed era anche più potente di Maggiolino tedesco, oltre che selezionabile con un motore da 3,8 litri. La forma strana, proprio lei, è stata vista come un gradito allontanamento dalla tradizione americana.

Ovviamente il prezzo ha fatto la sua parte. AMC ha messo sul mercato la Gremlin a due posti 1.879 dollari (circa 12.500 dollari odierni), e quella a quattro posti 1.959 dollari. All’epoca un Maggiolino Volkswagen costava praticamente la stessa cifra. Nel 1979 sarebbe arrivato il rinnovamento per questo modello, ribattezzato come Spirit, dall’aspetto moderno ma con parti meccaniche di tecnologia “superata”. 

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