L’aggressiva politica commerciale intrapresa dalla Tesla sta provocando degli effetti sulle auto elettriche. Da inizio anno, la Casa texana diretta da Elon Musk ha via via sempre ridotto i prezzi di listino, con effetti indiretti sulla concorrenza. Consapevole della possibilità di perdere importanti quote di mercato, diverse grandi aziende hanno messo in pratica delle strategie analoghe.
Auto elettriche: come cambiano i prezzi in Germania
In un report, PwC Strategy evidenzia una media degli sconti sulle auto elettriche in Germania nel comparto premium del 14 per cento nel periodo giugno-luglio. Nel frattempo, lo sconto medio è cresciuto dell’11 per cento. Solo per il mercato dei volumi, la situazione è pressoché la stessa. Difatti, ad allettare i clienti ci pensano già gli incentivi stanziati dal Governo e, pertanto, ci si aggira ancora tra il 9 e il 10 per cento.
Per Volkswagen, BMW e Mercedes non si profilano dei tempi facili. Difatti, di questo passo le compagnie rischiano di trovarsi davanti a un aut aut, dove da una parte perdono quote di mercato e dall’altra ci rimettono dal punto di vista economico. Questo a maggior ragione perché il costo del litio e di altre materie prime necessarie alla produzione delle bev è aumentato.
Intanto, i Costruttori cinesi complicano la situazione. Anche se hanno una quota di mercato bassa in Germania, vantano un margine di profitto di gran lunga superiore. E ciò rappresenta una specie di cuscinetto, utile a sostenere le manovre delle aziende locali. In confronto alle vetture prodotte nello Stato del Dragone, fabbricare una bev sul suolo tedesco è più oneroso del 40 per cento e le aziende ne sono consapevoli.
Nemmeno per la Bundestag si profilano, insomma, tempi facili, con la globalizzazione che ha portato tante nuove sfide, l’ultima delle quali rappresentata, appunto, dalla Cina. Se in passato le realtà del Paese asiatico facevano meno paura, data la bassa qualità costruttiva, ormai anche sotto tale versante hanno compiuto dei notevoli progressi.