Batterie a stato solido, il rompicapo si sta sciogliendo

In collaborazione con un fornitore dalla storia centenaria, una start-up può aver risolto le criticità delle batterie allo stato solido
Batterie allo stato solido

Le batterie allo stato solido delle auto elettriche rimangono sempre una delle principali sfide da affrontare per gli operatori di settore. A fronte di un costo superiore, comportano tutta una serie di vantaggi, in termini di longevità, autonomia e capacità di ricarica del veicolo. Lo scorso mese, l’Oak Ridge Laboratory del Dipartimento di Energia del Tennesse (Stati Uniti) ha effettuato un’importante scoperta in merito, capace di cambiare le carte in tavola. Difatti, gli operatori di settore hanno capito perché un elettrolita di tipo solido presenta una stabilità e una durata superiori.

La possibile risoluzione delle criticità che hanno attanagliato da sempre le batterie allo stato solido

Batterie auto elettriche
Batterie auto elettriche

A seguito di approfondite sessioni di ricerca, hanno rilevato uno strato estremamente sottili, mediante cui gli atomi di litio carichi fluiscono nel giro di breve tempo dall’anodo al catodo, fondendosi in un elettrolito solido. Dopo aver introdotto il LiPON tre decenni fa, hanno appreso di un’interfase elettrolitica stabile (SEI), dove uno strato ricco di litio si fonde con LiPON. A seguito di approfonditi test con la riflettometria dei neutroni e l’elettrochimica, l’impresa ha cominciato a delineare una via verso il progresso.

Un altro grosso progresso porta la firma di ProLogium, una start-up con sede a Taiwan, reduce da un importante accordo di partnership sottoscritto con la tedesca MAHLE. Malgrado quest’ultima sia alle prese con le batterie delle auto elettriche a stato solido per la prima volta, vanta una storia centenario nell’industria dei motori e presenta almeno un componente del fornitore sotto il cofano.

ProLogium ha realizzato un accumulatore dalla conducibilità e dalla stabilità termica superiore. Siccome richiede un sistema di gestione su misura, ha deciso di avvalersi delle capacità di MAHLE, in un’iniziativa che, come spiega Vincent Yang, presidente e ceo di ProLogium, vede impegnate due realtà leader e pioneristiche. Dalla cooperazione si cercherà di migliorare la tecnica di fabbricazione delle batterie allo stato solido. Che, sebbene rimangano onerose, lo sono molto meno rispetto alle convenzionali batterie agli ioni di litio.

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