Batterie auto elettriche: il “miracolo” che le garantirà per mezzo secolo

Auto elettrica in ricarica

Uno dei principali ostacoli per la fabbricazione delle auto elettriche in futuro riguarda l’approvvigionamento dei materiali necessari alle batterie. Sia il Nichel sia il cobalto sono, infatti, scarsi in natura e ciò, inevitabilmente, spinge le aziende a valutare opzioni alternative.

Attualmente, la strada più gettonata riguarda gli accumulatori FLP, che sembrano, comunque, una soluzione provvisoria. Difatti, il fosfato serve pure in altri ambiti, più di preciso nella formulazione di fertilizzanti naturali e nei pannelli solari. Attualmente, l’Europa sfrutta il canale asiatico, attingendolo in elevate quantità da Cina, Vietnam e Kazakistan.

Batterie auto elettriche: fosfato, la svolta che farà esplodere il mercato

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I danni arrecati all’ambiente rimangono, comunque, significativi. Secondo gli ultimi studi, procurarsi il materiali comincerà a diventare difficile entro il 2026, con la situazione destinata ad aggravarsi nei due anni successivi. Ora, però, passa uno spiraglio di luce, grazie alla scoperta effettuata da Norge Mining. La compagnia ha scoperto un deposito di 77,1 miliardi di tonnellate del materiale nell’area sud-ovest della Norvegia.

Per il suo fondatore, Michael Wurmser, occorre adottare un comportamento virtuoso fin dall’estrazione, onde evitare di pagarne le conseguenze in futuro, quando sarà ormai troppo tardi. Attualmente è ancora in corso la fase di screening ed è propedeutico alla fase successiva il lasciapassare del Governo, che ha dato il proprio benestare all’accelerazione dei progetti inerenti alle materie prime.

elettriche

Il “sì” delle istituzioni locali passerà attraverso la dimostrazione, tramite prove certe e dimostrabili, di rispondere ai requisiti di fattibilità economica e di sicurezza. Solo allora vi saranno dei margini di manovra.

Le stime degli analisti interni lasciano molto ben presagire, sicché con la quantità di fosfato ricavabile sarebbe possibile soddisfare la domanda di fosfato relativa a fertilizzanti, pannelli solari e auto elettriche per i prossimi 50 anni. Come detto poc’anzi, l’ottenimento del benestare consentirà di procedere con lo step seguente. Attualmente una grossa parte del fosfato trova ricorso nella formulazione dei fertilizzanti, poiché, chimicamente trattato, esso favorisce la crescita delle piante.

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