Recentemente è scoppiata una vera e propria “guerra dei prezzi” nel segmento delle auto elettriche, con la situazione che si è surriscaldata soprattutto nei due maggiori mercati automobilistici: Cina e Stati Uniti. Il direttore esecutivo della BMW, Oliver Zipse, ha tuttavia dichiarato che l’azienda non ridurrà i prezzi per aumentare la quota di mercato. Il produttore bavarese prevede forti vendite nel quarto trimestre del 2023.
I rivenditori hanno raccolto gli ordini con diversi mesi di anticipo. Pertanto, la direzione non vede la necessità di ridurre i prezzi. Alla domanda se la BMW stesse prendendo in considerazione il dumping per aumentare le vendite delle sue auto elettriche, in particolare in Cina, dove quest’anno ha infuriato una vera e propria battaglia per le quote di mercato, il CEO Oliver Zipse ha affermato che un simile approccio non rientra nei piani della sua casa automobilistica.
“Non siamo interessati ad abbassare i prezzi per guadagnare quote di mercato. Questa non è la nostra strategia. E come potete vedere, riusciamo a crescere in modo significativo anche a prezzi molto ragionevoli”, ha commentato il capo della BMW, citato da Reuters. La casa automobilistica premium prevede una redditività annuale per il 2023 pari al 9,0-10,5 per cento.
I veicoli più costosi e completamente elettrici hanno aumentato le entrate trimestrali più di quanto gli esperti esterni avessero precedentemente previsto, arrivando a 38,5 miliardi di euro. Le vendite di veicoli completamente elettrici hanno raggiunto il 15,1 per cento delle vendite totali nel terzo trimestre, superando l’obiettivo di fine anno della BMW del 15 per cento. La crescita si basa sui modelli del segmento di prezzo superiore: la BMW Serie 7 e X7, nonché la BMW Serie 5 e X5. Insomma per il momento la casa tedesca non ha alcuna intenzione di seguire quella che al momento sembra essere la nuova tendenza nel segmento delle auto elettriche, una strategia attuata per prima da Tesla e poi seguita anche da altre aziende.