BYD: l’elettrico cinese arriva in Europa con una nuova fabbrica

BYD apre in Ungheria il suo primo stabilimento in Europa dedicato alla produzione delle auto elettriche: nessuna cinese lo aveva ancora fatto
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BYD costruirà il suo primo stabilimento cinese in Europa, precisamente a Szeged, nella zona meridionale dell’Ungheria. Da oltre un anno era nota l’intenzione del colosso asiatico di insediarsi nel Vecchio Continente. Adesso, però, non si tratta più di semplici speculazioni: l’operazione è ufficiale e, stando alle dichiarazioni dei portavoce, porterà alla creazione di migliaia di posti di lavoro a livello locale. In passato, la Casa condivideva con Ford lo stabilimento di Saarlouis, in Germania, dove la produzione della Focus giungerà al termine nel 2025. Tuttavia, le due società non hanno esteso la loro partnership. Pertanto, BYD ha cominciato a cercare altrove. Dopo un attento screening, i vertici aziendali hanno preso la loro decisione definitiva.

BYD: la Cina punta sull’Europa con una nuova fabbrica di auto elettriche

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Il primo ministro ungherese aveva previsto un significativo aumento dell’occupazione nella regione grazie agli investimenti, senza menzionare specificatamente BYD. Non si sa se i negoziati fossero in fase avanzata. Ciò che è certo è la sempre più evidente presenza della Repubblica dei Dragoni nel Vecchio Continente. Le ambizioni di BYD sono elevate: entro la fine del decennio, mira a raggiungere una quota del 10 per cento delle BEV a livello globale. Creare basi solide aiuterà l’azienda ad espandere la sua presenza. Per quanto riguarda i veicoli commercializzati in Europa, al momento ne conta cinque – Atto 3, Dolphin, Seal, Han e Tang – ciascuno costruito in Cina. Si prevede che ne commercializzerà tre nel 2024, incluso l’SUV Seal U. L’azienda ha dichiarato l’intenzione di sfruttare l’esperienza maturata nelle catene di fornitura verticalmente integrate per creare un ecosistema green sul territorio.

Anche due altri produttori automobilistici cinesi di fama, MG e Great Wall Motors, puntano ad aprire una propria fabbrica. Nel caso di Morris Garage, date le sue origini, la Gran Bretagna sembrerebbe il luogo più naturale. Prima di prendere decisioni affrettate, SAIC, la società proprietaria, valuterà i pro e i contro.

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