Carlos Tavares: “Auto elettriche? L’Italia è il paese che investe meno”

Carlos Tavares ha affermato che l’Italia è il paese che investe meno sulle auto elettriche e che il Governo è in ritardo di nove mesi.
Carlos Tavares

Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha espresso il suo parere sull’industria automobilistica italiana direttamente dallo stabilimento di Atessa, il più grande impianto europeo dedicato ai veicoli commerciali leggeri. Durante il suo intervento ha affrontato diverse tematiche, ponendo l’accento sull’importanza dell’Italia nel settore e sulla necessità di un maggior sostegno da parte del governo.

Secondo Carlos Tavares, l’Italia è il paese che investe meno nella produzione di auto elettriche

Stellantis

Il manager ha sottolineato che l’Italia investe meno di altri paesi nel supporto alla produzione di veicoli elettrici, una questione di rilievo considerando la presenza di stabilimenti come Mirafiori, focalizzati sulla produzione di modelli come la Fiat 500 elettrica. “Negli ultimi nove mesi abbiamo chiesto più volte al Governo di sostenerci nella produzione di veicoli elettrici, anche considerando che abbiamo uno stabilimento, Mirafiori, dedicato solo a questo tipo di vetture. L’Italia spende molto meno di altri Paesi per sostenere la produzione di veicoli full electric, e questo ci fa perdere prodotti che avremmo potuto realizzare: vorrei ringraziare il Governo che lancerà a febbraio gli incentivi, ma abbiamo perso nove mesi,” ha affermato Tavares.

Il CEO di Stellantis ha anche evidenziato come i nuovi incentivi, previsti per febbraio, siano un passo positivo, pur considerandoli in ritardo. Questo ritardo, secondo Tavares, ha comportato la perdita di molte opportunità nel settore. “Se quindi si vuole arrivare a produrre un milione di auto in Italia ogni anno, è fondamentale incentivare le auto prodotte all’interno degli stabilimenti italiani come quello di Mirafiori.”

Tavares ha poi discusso la questione dell’accessibilità delle auto elettriche per la classe media, sottolineando come i costi elevati rappresentino un ostacolo significativo. “Oggi non sono accessibili per la classe media. I volumi sono limitati anche perché è limitato il numero delle batterie. Dobbiamo combattere contro il riscaldamento globale, ma la tecnologia elettrica costa il 40% in più di quella termica. Se noi vogliamo che i veicoli elettrici siano accessibili al ceto medio dobbiamo assorbire il costo superiore, questa è la realtà,” ha dichiarato.

Infine ha commentato l’intenzione del governo italiano di stimolare la concorrenza introducendo un altro produttore nel mercato nazionale, dichiarando: “Se il Governo vuole stimolare la concorrenza portando in Italia un altro produttore a noi va bene, siamo pronti a lottare. Ma bisogna anche guardare alle possibili conseguenze, vedremo se sarà stata una buona scelta per l’Italia. Costruttori cinesi? Li affronteremo, siamo pronti e desiderosi di difendere i nostri stabilimenti.”

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