Nelle ultime settimane si è parlato tanto di Chery, casa automobilistica cinese su cui il governo italiano puntava moltissimo, in quanto voleva portarla nel Bel Paese e “affiancarla” a Stellantis come secondo produttore di auto del Paese. Tuttavia, la scorsa settimana Chery aveva fatto sapere di aver avviato le trattative con la Spagna per aprire il suo primo stabilimento europeo. Ora è arrivata l’ufficialità.
Chery sceglie la Spagna: produrre le sue auto a Barcellona
Secondo quanto riportato da Automotive News Europe, Chery e l’azienda spagnola EV Motors hanno trovato un accordo per produrre auto elettriche presso l’ex fabbrica Nissan di Barcellona, dopo aver costituito una joint venture in cui l’azienda spagnola avrà la maggioranza.
All’interno dello stabilimento Chery produrrà i suoi veicoli elettrici destinati al mercato europeo sotto il marchio Omoda, mentre EV Motors utilizzerà la linea produttiva per costruire pickup e furgoni elettrici con il marchio Ebro. Secondo quanto dichiarato da Jochen Tueting, CEO di Chery Europe, l’accordo dovrebbe essere finalizzato entro la fine della settimana.
Il governo della Catalogna ha dichiarato che finanzierà dei programmi di formazione per gli ex dipendenti di Nissan per facilitare la transizione. Tuttavia, non è chiaro se il governo abbia offerto sussidi a Chery per produrre auto elettriche nel Paese. Con l’accordo, la casa automobilistica cinese dovrebbe riuscire a produrre circa 50.000 veicoli elettrici all’anno e garantire lavoro a 1.600 dipendenti.
Come già dichiarato la scorsa settimana, Chery avrebbe spostato il focus sulla Spagna dopo aver ottenuto pochi riscontri dal governo italiano. Non ci resta che attendere ulteriori novità sulla questione e scoprire se, alla fine, il ministro Urso riuscirà davvero a portare una seconda casa automobilistica in Italia per superare il milione di veicoli prodotti all’anno richiesti proprio dal governo per garantire lavoro agli italiani.