Citroen non è più tra i brand preferiti dai Francesi

Il 2024 si è chiuso con risultati contrastanti per Citroen, tra segnali di rilancio e criticità irrisolte che necessitano un ripensamento.
citroen logo

Nel panorama automobilistico francese, Citroen si trova ad affrontare un momento particolarmente complesso, con una flessione evidente nelle vendite che ha caratterizzato gli ultimi anni. Bisogna risalire al 2019 per ritrovare il marchio del Double Chevron sul podio dei brand più popolari in Francia. Oggi, invece, Citroën è fuori dalla Top 5, penalizzata non solo dalla forte concorrenza esterna ma anche da quella interna, rappresentata dal successo di Peugeot.

Il 2024 si è chiuso con risultati contrastanti per Citroen, tra segnali di rilancio e criticità irrisolte. Il marchio punta gran parte della sua ripresa sulla nuova Citroen C3, protagonista del programma di leasing elettrico francese promosso da Stellantis in collaborazione con il governo. Tuttavia, l’accelerazione nei tempi di produzione per rispettare gli obiettivi fissati ha causato problemi legati al software delle prime unità, influendo negativamente sull’esperienza dei clienti.

Citroen C3

Un altro punto critico è rappresentato dal Berlingo, offerto nella variante diesel solo in base alle quote mensili di CO2 consentite. Questa strategia limita le vendite di uno dei modelli più apprezzati del marchio.

Parallelamente, la gamma C4 e il rallentamento nel rinnovamento della C5 Aircross hanno ulteriormente frenato le performance commerciali. La Citroen C5 Aircross, ormai a fine carriera, fatica a competere con SUV più moderni come Peugeot 3008, Renault Austral e modelli di successo come Hyundai Tucson e Kia Sportage.

Citroen C5 Aircross

Il declino è evidente nei numeri. Citroen ha perso tre posizioni nella classifica dei marchi più venduti in Francia e ha registrato un calo delle vendite dell’11,4% nel 2024. Anche marchi come Dacia e Toyota hanno superato Citroen, con la prima che ha venduto oltre 30.000 veicoli in più.

Peugeot, che dovrebbe rivolgersi a un segmento più premium, ha immatricolato circa 232.000 unità contro le 111.000 di Citroën, nonostante le due condividano la stessa rete di concessionari. Guardare a Dacia come riferimento per il segmento entry-level potrebbe essere una strategia interessante, ma il percorso per recuperare un’immagine di leadership sul mercato francese appare lungo e complesso.

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