Segnalazione dell’Antitrust al governo in vista della legge annuale per la concorrenza. Sulle colonnine, l’Agcm suggerisce che i Comuni facciano estrema attenzione nel disciplinare a livello locale la realizzazione, anche per lotti, delle infrastrutture di ricarica (come previsto dal decreto 76/2020) per auto elettriche.
Cosa occorre
Il Garante dice che i Comuni dovrebbero disciplinare le procedure per favorire “una pluralità di soggetti attivi nella gestione”. In particolare dando “priorità alle istanze provenienti da soggetti che detengano meno del 40% del totale delle infrastrutture di ricarica installate o già autorizzate” nel territorio comunale.
Qual è il problema
La proposta nasce dalla considerazione che la forte infrastrutturazione per raggiungere gli obiettivi nazionali di diffusione dell’auto elettrica rischiano di produrre situazioni di potere di mercato locale. Con la concentrazione delle infrastrutture in capo a pochi o a un unico soggetto. Conseguenza: spinte ad aumentare i prezzi delle ricariche e a porre in essere condotte escludenti a danno degli operatori concorrenti. I cartelli famigerati.