Mentre la spesa per il lusso è in calo in Cina, c’è il crollo degli utili di Audi nel terzo trimestre 2024: giù del 91% a 106 milioni di euro. Le consegne del marchio nei primi nove mesi dell’anno sono diminuite in mercati tra cui Europa, Cina e Stati Uniti.
Il gruppo di marchi premium di Volkswagen, che include anche Lamborghini, Bentley e il produttore di motociclette Ducati, sta affrontando una concorrenza sempre più intensa in Cina, dove gli acquirenti gravitano verso modelli locali. C’è pure un addebito una tantum di 1,2 miliardi di euro per coprire le spese di ristrutturazione di uno stabilimento Audi a Bruxelles che ha pesato sui risultati.
Concorrenza spietata
“Vediamo davvero una concorrenza sui prezzi molto intensa in Europa e soprattutto in Cina”, ha affermato il direttore finanziario di Audi Jürgen Rittersberger in una chiamata con i giornalisti.
La domanda lenta di veicoli elettrici e l’intensa concorrenza da parte di aziende come Tesla e la cinese BYD Co. hanno spinto la casa madre di Audi, Volkswagen, a perseguire la riduzione dei costi. Il Gruppo è impegnato in trattative per le riduzioni che interessano il marchio principale VW, con possibili mosse che includono la chiusura di fabbriche, il licenziamento di lavoratori e il taglio degli stipendi.
La scorsa settimana, Audi ha dichiarato di essere in contatto con un potenziale investitore per la sua fabbrica di Bruxelles. Il sito potrebbe dover chiudere a causa degli elevati costi operativi e della scarsa domanda per l’unico modello elettrico prodotto lì.
Se arrivano le tasse cinesi, sono dolori
In più, come risposta ai dazi Ue sulle auto cinesi, Pechino potrebbe tassare le vetture premium tedesche vendute oltre la Grande Muraglia: sarebbero dolori veri per Audi e Porsche (VW), BMW e Mercedes. La Germania trema.