Rivoluzione dell’Automobile: dal motore a scoppio all’Elettrico, il termico è morto

Non è mai davvero finito il dibattito sulla mobilità elettrica, soprattutto sul passaggio di importanti volumi del trasporto privato e pubblico dal termico all’elettrico. A seconda dell’ambito di discussione, l’auto elettrica rappresenta un evoluzione incredibile, una rivoluzione se vogliamo, ma anche una direzione parziale della soluzione del problema ambientale.

A Piazza Pulita del 14 marzo 2023, su La7, Nicola Armaroli, autorevole chimico e noto esperto di questioni ambientali, 🙂 ha espresso alcune dichiarazioni interessanti in puntata a proposito dell’auto elettrica.

Armaroli sull'auto elettrica

Sono diversi i concetti snocciolati durante il confronto televisivo in onda il giovedì, in diretta, e tra questi svetta senza dubbio la nostra dipendenza dalla Cina per le batterie. Innegabile come il dominio cinese nel mercato delle batterie per quasi ogni auto elettrica sia un tema fondamentale sullo scacchiere economico globale. “Se chiudessimo l’import di prodotti cinesi, la sua trasmissione andrebbe in onda?”, chiede provocatoriamente Armaroli.

Armaroli, uscendo dalle questioni meramente commerciali, sottolinea che le emissioni sono in aumento nel solo settore dei trasporti. Indice evidente ci come le auto termiche, anche Euro 6, inquinano, soprattutto in città. I dati recenti sulla Pianura Padana ne sono testimonianza di malessere di una fetta della popolazione italiana. Le auto elettriche, invece, rappresentano solo il 16% delle emissioni totali.

auto elettrica

Il chimico, inoltre, invita a non considerare l’auto elettrica come un semplice sostituto. Armaroli la paragona a “una rivoluzione tecnologica paragonabile al passaggio dalla macchina da scrivere al PC”. Si tratta di un passaggio epocale del trasporto delle persone. Le batterie rappresentano in un modo o nell’altro una componente fondamentale del parco elettrico del futuro.

Cosa si è detto sull’idrogeno? Armaroli boccia l’idrogeno come alternativa all’elettrico. A testimonianza dell’avvio fallimentare di questa opzione, la chiusura delle stazioni di rifornimento in California e lo sconto pazzesco applicato da Toyota alla sua auto a idrogeno.

Ciò che abbiamo notato tutti, oltre alle batterie, oggetto di dominio cinese, è anche la presenza di prodotti, di auto, orientali in ogni mercato. Armaroli lancia l’allarme di una “invasione di auto orientali sul mercato europeo”. Secondo l’esperto, l’Italia rischia di diventare “la periferia della sottoperiferia automobilistica se non si governa il processo di transizione” nel mercato dell’auto elettrica. Non è più una questione ecologica, ma di sopravvivenza di un settore, l’automotive italiano, secondo Armaroli.

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