Luca De Meo, amministratore delegato del Gruppo Renault e presidente di ACEA, nelle scorse settimane aveva inviato una lettera ai politici europei chiedendo un piano concreto per affrontare la transizione ecologica e le sfide geopolitiche attuali. De Meo è tornato a parlare della questione insieme ad altri 13 amministratori delegati di case automobilistiche e Wopke Hoekstra, commissario europeo per il clima.
De Meo chiede all’UE di fare la sua parte su auto elettriche e transizione ecologica
“Le case automobilistiche europee sono fortemente impegnate nella decarbonizzazione, investendo oltre 250 miliardi di euro nell’elettrificazione. Tuttavia, non possiamo realizzare questa transizione da soli”, ha dichiarato De Meo durante l’incontro. “L’Unione Europea deve creare le condizioni per la competitività e la domanda di mercato di veicoli elettrici. Queste condizioni includono anche le infrastrutture di ricarica e rifornimento dell’idrogeno, una fornitura sufficiente di materie prime critiche e un migliore accesso ai finanziamenti e incentivi di mercato. Una strategia industriale olistica sarà la chiave per realizzare le ambizioni green dell’Europa”, ha concluso il CEO del Gruppo Renault.
ACEA ha sottolineato che l’industria automobilistica, uno dei settori più importanti per l’economia dell’Unione Europea, si trova ad un bivio. Il settore sta compiendo la sua più grande trasformazione dell’ultimo secolo con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2.
Produttori e fornitori intendono mantenere la produzione in Europa, mantenendo posti di lavoro e continuando ad investire nella regione. L’ACEA ha però aggiunto che la concorrenza globale per risorse, finanziamenti, investimenti e clienti viene aggravata dal continuo aumento dei costi e da una situazione geopolitica in continuo cambiamento. A queste problematiche si aggiunge il settore delle auto elettriche ancora immaturo. Per questi motivi, De Meo chiede all’Europa di rafforzare la competitività costruendo un business solido e raggiungere le proprie ambizioni. Nelle ultime settimane il CEO del Gruppo Renault aveva già criticato l’UE, dichiarando che è la causa per cui “la Cina è una generazione avanti” sulle auto elettriche.