“Smettetela di darci regole”, la sfida all’Europa nell’appello di Renault

Luca de Meo, l'Amministratore delegato di Renault,

Si avvicinano le prossime elezioni europee. Si andrà al voto nel mese di giugno, e non mancano le prime avvisaglie, i messaggi politici più stringenti. Non fa sconti, Luca de Meo, l’Amministratore delegato di Renault, che ha pubblicato una “lettera agli europei” davvero senza precedenti.

Non c’è spazio alle trattative: l’attuale sistema normativo europeo, secondo lui, sta ostacolando l’industria automobilistica. Per de Meo serve, e adesso, un cambio di rotta verso una politica di sostegno alla competitività e alla sostenibilità.

Luca de Meo, l'Amministratore delegato di Renault,

De Meo evidenzia le sfide “simultanee” che il settore automotive europeo sta affrontando e deve continuare ad affrontare: raggiungere lo zero netto entro il 2035, la rivoluzione digitale e la concorrenza globale, quest’ultimo forse lo scoglio più impegnativo. “Le automobili devono essere più sofisticate, più efficienti nei consumi e meno costose allo stesso tempo. Devono conformarsi a nuovi standard e soddisfare nuovi requisiti ambientali e sociali che comportano una serie di test e ispezioni”, afferma l’Ad Renault.

E ci sono effetti controproducenti che vanno considerati: “le autovetture pesano ora il 60% in più media. A partire dagli anni Novanta, questa politica ha oggettivamente favorito i modelli premium a scapito dei modelli più mainstream”. Insomma, si è dovuto produrre auto pesanti e costose. Non proprio quelle che comprano tutti.

L’Ad Renault critica anche lo squilibrio strategico nella concorrenza globale. Nella lettera di “protesta” si parla di incentivi industriali negli Stati Uniti e di pianificazione strategica in Cina, proprio per rispondere al quadro europeo di normative. Secondo de Meo, l’Europa è focalizzata sulle norme ambientali, mentre la Cina domina e gli Stati Uniti stimolano l’industria automobilistica.

produzione auto in Cina

De Meo denuncia i costi di produzione più elevati in Europa, con un divario che arriva addirittura a 6-7.000 euro per auto rispetto alla Cina. La lettera propone una serie di risposte da parte del Parlamento europeo che verrà eletto tra pochi mesi. Su tutte, lo sviluppo di una strategia industriale automobilistica a livello europeo, il sistema continuo di “norme, scadenze fisse e sanzioni”, la promozione di auto europee piccole e convenienti, incoraggiando progetti cooperativi per la produzione.

La lettera dell’Ad Renault si conclude con un altro messaggio: “Dimostrano che l’industria automobilistica europea potrebbe rapidamente emergere come la soluzione alle sfide che il continente deve affrontare. Siamo pronti a collaborare con tutte le istituzioni e le parti interessate coinvolte per portare avanti queste idee. È in gioco la prosperità dell’Europa”.

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