Il contributo della DKW RT125 all’evoluzione delle motociclette è noto agli storici, che scavano nelle origini. Lanciata durante il Novecento, da lei presero ispirazioni esemplari di vari Paesi. A fronte delle buone proprietà meccaniche, realizzarla era relativamente semplice. Ecco perché diverse realtà del settore si basarono sul relativo brevetto, nelle rispettive creazioni. Perno importante dell’industria tedesca, l’azienda tedesca dovette sostenere un periodo di pausa forzata, per le sanzioni comminate alla Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. Che poco prima della metà degli anni Cinquanta ebbe fine. Allora Auto Union riprese a realizzare veicoli, il preludio alla nascita della DKW Monza.
DKW Monza: quando 3 è uguale a 6
Presso l’impianto di Dusselford, la Auto Union conseguì buoni risultati commerciali. Di conseguenza, optò per ampliare la relativa gamma, con una proposta che sprigionasse sportività, senza richiedere un costo troppo sostenuto. Si trattava di una berlinetta innovativa per l’epoca, accessibile anche per chi non apparteneva al ceto sociale più benestante. Basata sulla F93, prevedeva un perfezionamento dell’unità propulsiva.
La denominazione 3=6 affibbiata sottolineava la capacità del tre cilindri di comportarsi come un sei cilindri. Le origini del suffisso Monza appaiono meno certe, anche se, stando alla tesi degli esperti, probabilmente ciò dipese dall’ispirazione tratta dalle Gran Turismo italiane. Il circuito di Monza era il più rappresentativo nella nostra penisola e, pertanto, venne omaggiato. L’Autodromo vantava fama internazionale ed è così ancora oggi, ospitando il Gran Premio d’Italia di Formula 1.
Da piani iniziali, la tiratura della DKW Monza sarebbe stata limitata. Il proposito era di promuoverne la diffusione soprattutto nel motorsport. Il lavoro certosino compiuto dalla squadra di ingegneri diede i suoi frutti nel dicembre 1956. L’equipaggio – formato da Günther Ahrens, Heinz Meier, Roberto Barbay e Georg Theiler – scrissero cinque record di velocità diversi nel giro di 72 euro proprio lungo la pista a cui venne intitolata.
Forte dei risultati commerciali, la DKW Monza beneficiò di una forte domanda, che spinse Auto Union ad aumentare i ritmi. In totale rimase sul mercato per cinque anni, fino al 1960. Il ricordo rimase, comunque, forte e, infatti, dal 1990 al 2002 il carrozzerie elvetico Lüscher la riportò in vita con altri sette esemplari.