Euro 7: il consiglio dell’UE alleggerisce la morsa

Traffico Euro 7
Image by Al Gг from Pixabay

Boccata d’ossigeno per l’industria automobilistica continentale e per chi ama le vetture endotermiche. Il Consiglio dell’Unione Europea ha dato il suo assenso alla proroga dei tempi per il passaggio ai limiti restrittivi inizialmente fissati per lo standard Euro 7. Gli operatori del settore avevano detto chiaramente che per il 2025 non sarebbe stato possibile rispettare i nuovi parametri, a meno di non voler soffocare l’intero comparto.

Per fortuna ha prevalso il pragmatismo sull’ideologia. Questo non significa ignorare il problema ambientale, ma affrontarlo con logica ed equilibrio, tenendo conto delle diverse esigenze e del reale beneficio ecologico derivante dalle scelte politiche. Nella recente riunione di Bruxelles, il Consiglio ha optato per una posizione più morbida e realistica, alleggerendo la pressione della proposta di regolamento Euro 7 inizialmente formulata dalle istituzioni comunitarie.

Il cambio di passo ha trovato ampio consenso, facendo convergere molti paesi del Vecchio Continente sull’asse guidato da Francia, Italia e qualche altro. Si sono astenuti Germania, Austria, Lussemburgo, Danimarca, Paesi Bassi. I tempi di applicazione delle nuove normative sono stati allungati di 30 mesi per i nuovi modelli e di 42 per quelli già omologati, rispetto all’entrata in vigore del regolamento del 2025. Non si può escludere che con una nuova geografia del parlamento europeo le cose possano ulteriormente ammorbidirsi. Tempi ancora più larghi per i piccoli costruttori, che dovrebbero recepire le norme Euro 7 a partire dal mese di luglio 2030.

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, non nasconde la sua soddisfazione per il risultato raggiunto: “Il fronte della responsabilità sul regolamento Euro 7 è riuscito in quello che molti ritenevano impossibile: un vero ribaltamento delle forze in campo, che cambia la maggioranza in UE. Il testo approvato è profondamente migliorato rispetto alla proposta iniziale della Commissione e risponde ad una visione finalmente concreta, realistica, pragmatica più volte reclamata dall’Italia. Prevale finalmente la ragione sulla ideologia”.

Anche l’ACEA, associazione che riunisce i costruttori, manifesta la sua soddisfazione, ma si aspetta qualche altro passo nella direzione giusta. Per alcuni anni ancora, intanto, rimarranno in vigore le regole, meno restrittive, dell’attuale normativa Euro 6. I ministri europei hanno poi concordato di ridurre i limiti di emissione delle particelle dei freni e del tasso di abrasione degli pneumatici.

Fonte | Il Sole 24 Ore

NotizieAuto.it fa parte del nuovo servizio Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellinaClicca Qui!