Gli anni ’80 sono stati molto prolifici, in termini creativi, per Ferrari. In quel periodo storico sono nate 3 “rosse” spettacolari, entrate di diritto nell’Olimpo. Sono le auto più amate dell’era moderna. Volete conoscere i loro nomi? Eccovi serviti: F40, Testarossa, GTO. Sono, probabilmente, gli stessi modelli che avevate immaginato. Il loro carisma è unico e inebriante. Talmente forte, che nessuna discendente è entrata allo stesso modo nell’immaginario collettivo. Passiamo brevemente in rassegna le Regine.
Ferrari F40
Questa è la supercar per antonomasia, l’auto più carismatica dell’era moderna. Nulla può esserle paragonato, fatti salvi modelli iconici come la 250 GTO e la 330 P4, giusto per dare un’idea del suo spessore caratteriale. L’impatto scenico è unico e inarrivabile. Pininfarina, nel definirne i tratti, ha fatto qualcosa di straordinario. Una prova di bravura unica, destinata ad ergersi a riferimento nell’eternità. Nessuna vettura coinvolge emotivamente come la Ferrari F40. Il suo codice linguistico è sublime. Vulcanico il motore V8 biturbo da 2936 centimetri cubi, che ne alimenta le danze con la forza dei suoi 478 cavalli a 7000 giri al minuto, su un peso a secco di 1100 chilogrammi. L’accelerazione è spaventosa, come testimoniano i passaggi da 0 a 200 km/h in 12 secondi e da 0 a 1000 metri in 21 secondi, ma certe emozioni vanno vissute per essere capite, perché i numeri, per quanto di riferimento, stanno stretti e sono poco esplicativi. La velocità massima supera i 324 km/h.
Ferrari Testarossa
Anche qui Pininfarina ha fatto un lavoro mostruoso. Lo stile di questo modello ha segnato un’epoca. Impossibile fare meglio nello specchio di coda e nella vista di 3/4 posteriore. Più in generale, la Testarossa è una granturismo incantevole da ogni prospettiva d’osservazione. Roba da restare a bocca aperta. Il suo taglio espressivo non ha eguali. A dispetto del look esotico, da prototipo da pista, questa è un’auto sportiva non pensata per l’impiego fra i cordoli. Ecco perché garantisce anche un buon livello di comfort. L’abitacolo è rivestito con eleganti e profumati pellami, che concorrono al piacere dell’esperienza emotiva. Il sound del motore è inebriante. Qui la spinta giunge da un V12 di 5.0 litri, con angolo di 180 gradi fra le bancate, che eroga una potenza massima di 390 cavalli a 6800 giri al minuto, su un peso a vuoto di 1505 chilogrammi. L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene messa in archivio in 5.8 secondi; il chilometro con partenza da fermo passa nel mondo dei ricordi dopo 24.7 secondi. Va oltre i 290 km/h la punta velocistica.
Ferrari GTO
Sinuosa e piena di grazia, ha qualche similitudine visiva con la 308 GTB, ma risulta ben più esuberante. A differenza che sull’altra, il motore è disposto in senso longitudinale. La grinta non può essere nemmeno lontanamente paragonata. E poi è esotica, rara, magica. Solo 272 esemplari sono usciti dai cancelli di Maranello. Il bellissimo abito disegnato da Pininfarina comunica subito, ma con grande eleganza, il profilo prestazionale del modello. È un capolavoro. La sua forza deriva dalla miscela fra potenza e leggerezza. Il compito della spinta fa capo a un motore V8 biturbo da 2855 centimetri cubi di cilindrata, che sviluppa 400 cavalli di potenza massima, su un peso a secco di 1160 chilogrammi. L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene archiviata in 4.9 secondi, mentre in 21.7 secondi il chilometro con partenza da fermo viene messo in archivio. La velocità massima è di 305 km/h.
Foto | Ferrari