Non ci sono più dubbi: la nuova Fiat Panda vedrà la luce in Serbia (come vi abbiamo già raccontato qui). Le speranze di vederla nascere in Italia tramontano definitivamente, scatenando le proteste dei sindacati. Vedere un modello così storico e centrale nella produzione Fiat costituisce un gran bel boccone amaro da ingerire. Che faticherà ad accettare ancora per molto l’annuncio ufficioso del presidente serbo Aleksandar Vucic, durante le dichiarazioni congiunte con la premier Giorgia Meloni a Belgrado.
Fiat Panda, l’appello di Uliano (Fim Cisl): quale modello ne prenderà il posto a Pomigliano d’Arco?
Stellantis avvierà la fabbricazione della Panda a trazione 100 per cento elettrica nel Paese dell’Est Europa: potrebbe essere il motore degli investimenti dell’automotive, ha osservato Vucic. A stretto ridosso è giunta la replica del segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano, che riconosce la bruciante delusione. Rivolgendosi al gruppo diretto da Carlos Tavares, chiede di comunicare nei prossimi incontri il modello destinato a prendere il posto della Fiat Panda a Pomigliano d’Arco. Il 23 novembre il management del gruppo ha confermato, durante un incontro coi sindacati, la produzione delle attuali versioni fino al 2026.
Sollecitata dalle domande dei presenti sugli sviluppi futuri, ha ribadito in forma ufficiale l’assegnazione di un’altra auto all’impianto campano. Qualora le parole di Vucic troveranno la conferma definitiva da parte di Stellantis, per Uliano sarà urgente e indispensabile fornire delle risposte circa il veicolo successore. Le prossime ore si prospettano come frenetiche, viste le notevoli aspettative riposte sull’iconica best seller del Lingotto.
Da un’eternità è in cima alle classifiche commerciali lungo la nostra penisola, ma ora perde la connotazione nazionale. Per quanto riguarda la Fiat Panda attuale, essa sarà ribattezzata Pandina, al fine facilitarne la distinzione dall’erede. Che sarà un segmento B, mossa da powertrain elettrici. È, intanto, nota la data della première mondiale, fissata all’11 luglio del 2024, quando il costruttore piemontese festeggerà i suoi 125 anni di storia.