La Ford Capri si appresta a tornare, ma avrà una natura diversa da quella dell’iconica coupé prodotta dal 1969 al 1986, in tre generazioni. Nella nuova veste, infatti, il celebre nome finirà per identificare un crossover elettrico basato sulla piattaforma MEB del Gruppo Volkswagen. Sarà il secondo veicolo a batteria della casa dell’Ovale Blu a basarsi su questa architettura. Questo, almeno, secondo le indiscrezioni del “The Sun”. Al momento dal quartier generale di Dearborn (Michigan) non arrivano né conferme né smentite.
Il nome Capri fu usato originariamente dalla divisione europea di Ford per una coupé a quattro posti nata in tre step evolutivi, prima di interrompere il suo ciclo commerciale a metà degli anni ’80. Dalle voci di corridoio, sembra che l’aspetto della nuova auto elettrica avrà alcune connessioni con quelle delle coupé, ma con il pesante condizionamento della natura di veicolo rialzato. Si può parlare di un crossover dall’aspetto sportivo.
Uno scatto teaser pubblicato all’inizio del 2022 sembra riferito a questo modello. L’immagine mostra due auto che Ford sta sviluppando sulla piattaforma MEB. A sinistra c’è il crossover compatto Explorer, svelato in tempi recenti dalla casa americana. L’auto a destra, invece, dovrebbe essere la Ford Capri di nuova generazione. Ovviamente si tratta di un’ipotesi, non suffragata da elementi ufficiali, ma la presenza dei quattro fari anteriori sembra un rimando all’iconica coupé di terza generazione, sbocciata dal 1977 al 1986.
Il secondo veicolo elettrico dell’Ovale Blu, fra quelli nati dalla partnership con Volkswagen, sarà probabilmente una versione dal look più sportivo dell’Explorer. Secondo le indiscrezioni di The Sun, la Ford Capri dell’era moderna arriverà a sviluppare, nell’allestimento di punta, una potenza massima di 300 cavalli. Questa energia sarà scaricata sulle ruote posteriori. L’autonomia potrebbe spingersi fino a 310 miglia. Fa un certo effetto vedere riportare in vita un nome iconico, legato alle coupé, su un mezzo ad abitacolo rialzato, ma è il segno dei tempi.
Fonte | Motor Authority