Ci sono auto sconosciute al grande pubblico, anche se figlie di storie importanti. È il caso della Ford Python. La progettazione di questa vettura prese le mosse a metà degli anni ’60, con l’apporto di Eugene Bordinat e Carroll Shelby. Gli sforzi erano orientati alla creazione di una sportiva destinata a prendere il posto dell’iconica AC Cobra. I due, con l’aiuto del designer McKinley Thompson, svilupparono il modello in una coppia di declinazioni: coupé e roadster. La separazione di Shelby da Ford, però, ebbe implicazioni infelici sul progetto, che naufragò.
Molti anni dopo (esattamente nel 1981), un certo Alvin Kelly trovò una delle carrozzerie originali di quel modello. Con l’approvazione della casa madre e col supporto di Gene Bordinat e McKinley Thompson, diede forma ad alcuni esemplari della specie. La Ford Python si basa su un telaio Mustang, ma a passo corto, per una migliore agilità e un più fruttuoso bilanciamento dei pesi. In totale, dalle notizie che circolano in rete, il modello prese forma in 12 pezzi. Uno di questi è oggi in vendita, sul Marketplace di Facebook, per la tentazione di quanti vogliano assicurarsi qualcosa di raro e speciale.
La Ford Python in vetrina attinge a piene mani da una Mustang del 1991. Rispetto alla celebre muscle car d’oltreoceano si concede allo sguardo con lineamenti completamente diversi. Il venditore assicura l’autenticità del modello. In totale l’auto ha percorso meno di 40 mila miglia. Dalle immagini sembra che le sue condizioni siano straordinariamente buone. Il fatto che condivida molte componenti con una Mustang rende meno impegnativo il suo mantenimento, perché i pezzi di ricambio sono facili da reperire e molto più economici rispetto a quelli di altre vetture esotiche. Pare che questa Ford Python sia stata firmata da qualche parte, nell’area del sedile posteriore, dallo stesso Carroll Shelby. Il prezzo richiesto per l’esemplare in vendita sul Marketplace di Facebook è di 45 mila dollari.
Fonte | Hotcars