Giorgia Meloni si scaglia contro un futuro di solo auto elettrica

No del premier Meloni a “un futuro solo elettrico“: si rischierebbe di mandare ko l’intera industria automobilistica europea. 
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Come in passato, il premier Meloni ribadisce il no al futuro di solo auto elettrica. Puntando sul full electric, ed escludendo del tutto il termico,  si rischierebbe di mandare ko l’intera industria automobilistica europea. “Nel medio periodo ci diamo l’obiettivo di riaprire il capitolo della neutralità tecnologica. Rendendo utilizzabili tutte le tecnologie mature che possano contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti”. Così il leader di Fratelli d’Italia parlando della crisi del settore auto alla Camera in vista del prossimo vertice Ue. 

Meloni su Stéphane Séjourné

Stéphane Séjourné (commissario europeo per il mercato interno e i servizi) ha un po’ aperto sul termico (millimetri di spiraglio). “Cogliamo con favore – dice Meloni – le aperture che stanno emergendo in questi giorni dalle parole del commissario Séjourné. Nonché da importanti gruppi politici al Parlamento europeo. Ci auguriamo di poter fare ulteriori e significativi passi avanti per correggere una traiettoria sbagliata che sta causando fortissime difficoltà”. Il riferimento è al Ppe, il Partito popolare europeo. Che non si sa cos’abbia in mente: prima il bando termico, poi forse, adesso no. “Parliamo, come tutti sappiamo, di un settore fondamentale per il futuro, per la competitività dell’industria europea. Eppure il quadro che abbiamo davanti è tutt’altro che positivo. Le cause all’origine delle difficoltà del settore sono diverse. E tra queste figura certamente l’aver imposto un modello di decarbonizzazione basato unicamente sull’elettrico”.

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Multe Ue 2025: altro no di Meloni

Per questo motivo come l’Italia (e altri sette Paesi) vuole il blocco delle ammende Ue 2025 (15 miliardi di euro minimo, 18 miliardi di euro massimo) alle Case che inquinano troppo con le loro auto vendute. Ma il fronte del no non prevede la presenza di chi comanda: Germania e Francia. “Chiediamo nell’immediato la sospensione delle multe, che stanno già portando alla chiusura di importanti stabilimenti proprio per evitare di incorrere in quelle penalità”. Il riferimento è al dramma VW. 

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