La Honda non rilascerà sul mercato nessuna sostituta della “E”. A dichiararlo con fare perentorio è la numero uno della divisione britannica, Rebecca Adamson, durante la presentazione della e:Ny1 in Norvegia. L’alta rappresentante del marchio chiude le porte a un esemplare simile per caratteristiche alla piccola elettrica. Il motivo è semplice: ai clienti interessano i suv. E così, malgrado il passato sia stato costellato da successi con berline ibride piccole tipo la Civic e la Jazz, adesso si cambia.
Honda E: l’amaro annuncio
I suv godono di ampio successo nelle concessionarie e la Casa nipponica concentrerà lì i propri sforzi. Nella e:Ny1 vengono riposte delle grosse speranze, essendo uno sport utility e, oltretutto, a batteria. Per farla breve, abbraccia i trend del momento, che dovrebbero proseguire pure negli anni a venire, pure in modo più mercato.
Nella fattispecie, pare assicurato il boom delle elettriche, già in grado di superare gli esemplari a combustione interna in terra norvegese. Sebbene quello rappresenti un caso isolato, oggetto di studio degli operatori di settore, il bando stabilito dalla Commissione Europea suggerisce la svolta. Molti Costruttori hanno promesso di completare la transazione nel giro di qualche anno, mentre la Honda è un po’ più cauta.
Difatti, la e:Ny1 costituisce appena il secondo modello a trazione 100 per cento elettrica, dopo la “E”. A oggi, il listino conta quattro differenti suv, tenendo presenti la CR-V, la più piccola ZR-V e la HR-V. I fan che auspicavano di veder continuare la tradizione delle nipponiche “tutto pepe” dovrà farsi una ragione. I futuri ingressi in listino avranno grandi dimensioni, così da andare incontro alla domanda.
Per Adamson la situazione è positiva. Mentre in passato la Honda aveva appena quattro modelli, adesso ne conta sette od otto, con la Type R e la “E”. Manna dal cielo per i rivenditori, avendo l’opportunità di presentare delle novità alla relativa clientela.