Hyundai gioca a fare la Tesla: così cambia la produzione

Hyundai va a scuola da Tesla: il Costruttore sudcoreano apporta una grossa innovazione nei suoi centri di produzione.
Hyundai

Uno dei molti meriti della Tesla è la sua capacità di innovare. L’esempio dei motori è quello più facile (e immediato) da portare a sostegno della tesi. Poi ci sono le questioni solo in apparenza secondarie. A un non addetto ai lavori avrà forse detto poco, ma la nuova tecnica di produzione è degna di nota. E lo sa bene pure Hyundai, al punto da seguirne le orme.

Hyundai: come cerca di “imitare” le Tesla

Hyundai

Il metodo rivoluzionario ha un nome, hypercasting. Che (guarda un po’) è lo stesso depositato nel competente ufficio brevetti degli Stati Uniti dalla Casa sudcoreana. Sulle pagine della testata locale Hankyung vengono fornite ulteriori puntualizzazioni, anche relativamente ai vantaggi derivanti. In poche parole, la tecnica prevede di inserire una legga di alluminio in stampi di infusione, lasciandola poi raffreddare all’interno, in modo da ottenere il telaio delle vetture. Ciò comporterebbe un notevole guadagno in efficienza, sotto tutti i punti di vista.

Hyundai Tucson

Le tempistiche verrebbero, anzitutto, ridotte in misura sensibile, pure nelle operazioni di saldatura e di assemblaggio. Inoltre, il numero dei pezzi da realizzare diminuirebbe giacché i lavori avrebbero luogo su stampi di grandi dimensioni. Da lì la creazione di un circolo virtuoso, votato all’ottimizzazione delle risorse tecniche e umane. Il personale Hyundai avrebbe, insomma, l’opportunità di incrementare la produttività.

L’innovazione sarebbe tenuta in serbo per il centro di fusione e stampaggio atteso nel 2026. Disporre di uno stabilimento proprio, invece di interpellare aziende specializzate con macchinari già pronti all’uso, potrà sembrare una mossa curiosa. In fondo, né la sopracitata Tesla né la maggior parte dei rivali lo prevede. A ben pensarci, però, denota un atteggiamento coscienzioso da parte della compagnia. La crisi degli approvvigionamenti derivante dallo scoppio della pandemia da Covid ha impartito una lezione, che giustifica un atteggiamento precauzionale. Sebbene nessuno si auguri il ripetersi di una circostanza simile, la prudenza non è mai troppa.

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