I sistemi che consentono ai veicoli di funzionare a guida autonoma sono stati aspramente criticati negli ultimi mesi. Alcuni clamorosi incidenti hanno sollevato dubbi sulla loro sicurezza. Hyundai, però, resta convinta del potenziale di questa nuova tecnologia, ormai in applicazione da tempo, con molti tentativi grazie agli investimenti di diversi marchi.
La casa coreana ha deciso di mettere alla prova uno dei suoi veicoli elettrici a guida autonoma, l’Ioniq 5, sottoponendola a un vero esame di guida. Proprio come quello che superano le persone quando devono prendere la patente.
L’esaminatrice Kandice Jones, con 25 anni di esperienza, infatti, ha “guidato” l’Ioniq 5 per le strade di Las Vegas, valutando attentamente la sua capacità. Oggetto di osservazione è stato il controllo della velocità, il cambio della corsia, le manovre e le regole del codice stradale. Anche se c’erano diversi dubbi iniziali, Jones ha ammesso di essere rimasta colpita dalla performance del veicolo, che ha superato l’esame con un punteggio perfetto.
Al test americano ha partecipato anche Pearl Outlaw, una giovane donna non vedente, a testimonianza dei potenziali benefici delle auto a guida autonoma. Per persone come Pearl, con un certo tipo di disabilità e che impedisce loro di guidare, queste auto potrebbero rappresentare una rivoluzione, la conquista della libertà e dell’indipendenza.
Nonostante i progressi, la diffusione delle auto a guida autonoma arranca ancora, e molto. Alcuni incidenti recenti hanno evidenziato problemi possibili di sicurezza di questa tecnologia. Per non parlare della fiducia del pubblico che è ancora molto bassa. Negli States, secondo un sondaggio, il 73% degli intervistati non si fida delle auto a guida autonoma.
Il superamento del test di guida da parte dell’Ioniq 5 risulta comunque un passo avanti positivo, incoraggiante nella direzione di auto sempre più affidabili. La vera sfida resta però quella di rendere le auto a guida autonoma sicure in qualsiasi situazione, non solo in scenari attentamente controllati.